PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha reso noto che il Consiglio comunale straordinario sulla ratifica dell’intesa tra Comune e Direzione Marittima per il Piano regolatore portuale si farà. La seduta è stata fissata ieri , al termine della nuova seduta della Conferenza dei capigruppo, per il prossimo 20 maggio. Come già annunciato il Consiglio non sarà chiamato ad approvare il Piano, ma solo a ratificare un atto però fondamentale per mandare avanti l’iter del Piano stesso.
“Sono pienamente soddisfatto della riflessione aperta dal Presidente del Consiglio comunale Roberto De Camillis sulla convocazione della seduta straordinaria del Consiglio – ha detto il sindaco Albore Mascia –, un Presidente che, come noi, ha vissuto negli ultimi cinque anni il travaglio del porto e la lunga vicenda del Piano regolatore portuale. Lo scorso 9 aprile con il consigliere regionale Sospiri, con l’assessore D’Intino, e con il comandante Pozzolano avevamo annunciato la firma del Decreto di Valutazione ambientale strategica, giunta al termine di una procedura lunga e travagliata che ruota attorno a un dragaggio che comunque è solo la panacea del male primario, ossia l’insabbiamento dei fondali del porto determinata dalla presenza ingombrante della diga foranea proprio dinanzi all’imboccatura del porto. Tutti sappiamo che per dare un futuro al nostro scalo occorrono opere infrastrutturali, occorre portare il porto oltre la diga foranea, occorre l’ampliamento della darsena per puntare sul traffico passeggeri e commerciale, liberando quindi spazi anche per i pescherecci. E per questo abbiamo continuato a lavorare per cinque anni per portare avanti il Piano Regolatore Portuale, uno strumento che complessivamente prevede interventi per 100milioni di euro di investimenti, ma che ovviamente andrà realizzato per lotti di completamento, aprendo, ogni volta, una fase di ascolto e di confronto con la città e, soprattutto, con quelle categorie produttive che prime di altre verranno direttamente interessate da tali opere, proprio per non ripetere gli errori della diga foranea. Il Piano in questi anni ha compiuto i propri passi, abbiamo chiuso la fase delle osservazioni e nel gennaio 2013, dunque 16 mesi fa, abbiamo trasmesso le osservazioni pervenute contro il Piano regolatore portuale alla Regione Abruzzo che sostanzialmente era chiamata a emettere il Decreto di Valutazione ambientale strategica, una procedura che fa capo alla struttura tecnica regionale, dunque non alla politica, ma agli uffici tecnici e in tutta onestà, ritenevamo che la vicenda si sarebbe chiusa in pochi mesi. E invece nonostante le continue sollecitazioni dell’assessore D’Intino e del consigliere regionale Sospiri quella Vas è arrivata solo un mese fa. Nel frattempo si sono spesi oltre 15milioni di euro per un dragaggio che comunque, come dicevo, non rappresenta una garanzia e soprattutto ha una validità temporanea. L’8 aprile scorso il Decreto di Vas è stato firmato consegnando alla città un’altra giornata storica e di fondamentale importanza. Lo abbiamo subito annunciato chiedendo un’assunzione collettiva di responsabilità da parte di tutte le forze politiche perché la firma della Vas non ha chiuso la procedura, ma ha solo aperto la porta verso la fase 2. Firmato il Decreto, infatti, Comune e Autorità Marittima devono sottoscrivere un’intesa che poi dev’essere obbligatoriamente ratificata dal Consiglio comunale, e purtroppo l’atto è arrivato a ventiquattro ore dall’inizio di quei 45 giorni di sospensione delle attività determinate dal voto del prossimo 25 maggio. Tuttavia la norma prevede che, per situazioni urgenti e indifferibili, il Consiglio può tornare a riunirsi per approvare atti di estrema importanza come da parere espresso anche dal Segretario generale del Comune di Pescara Antonello Langiu. Per tale ragione, nei giorni scorsi, ho chiesto all’Ufficio di Presidenza di rivedere la propria decisione e di convocare la seduta, una richiesta supportata, peraltro, dalla richiesta formale presentata dal Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi che ha anche raccolto le firme per tale istanza, un documento sottoscritto da me, quindi da Foschi e dai consiglieri Nico Lerri, Vincenzo Berghella, Augusto Di Luzio, Antonio Sabatini, Alessio Di Pasquale di Forza Italia, Michele Di Marco e Amedeo Volpe di Pescara Futura e Moreno Di Pietrantonio del Pd. E oggi il Presidente De Camillis ha convocato in via d’urgenza la conferenza dei capigruppo decidendo di consentire lo svolgimento della seduta il prossimo 20 maggio, una decisione nei cui confronto esprimo un plauso a nome della città. Ricordiamo che il Consiglio non dovrà approvare il Piano regolatore portuale, ma dovrà solo ratificare un’intesa per mandare atti già approvati al Consiglio superiore dei Lavori pubblici per i pareri di competenza e per gli atti successivi, dunque comunque, nella migliore delle ipotesi, saranno necessari ancora 5 o 6 mesi per passare alla fase operativa. E qui si aprirà un altro fronte, quello del confronto con la città, con il territorio. Sappiamo che non tutte le forze produttive amano il Piano così com’è stato concepito: qualcuno ha espresso mal di pancia per la previsione della nuova darsena pescherecci, che sarebbe spostata più a nord rispetto al porto canale, bene noi siamo pronti oggi e subito dopo la fase elettorale a sederci al tavolino con tutte le forze produttive del territorio e ad aprire la fase di confronto, ma ora l’importante è partire con il primo stralcio, ossia la deviazione e il prolungamento del fiume oltre la diga foranea, opera del costo di 15milioni di euro già disponibili nell’accordo Stato-Regione del 2009. Un’opera che diventerebbe risolutiva rispetto agli attuali problemi, rispetto al dragaggio, mettendo la città al riparo dall’attuale rischio di esondazione del fiume, ricordando che appena due giorni fa era scattato un nuovo allarme piena per il Pescara”.
Intanto la seduta si aprirà con la surroga del consigliere Marco Mambella, nominato assessore, al quale subentrerà il primo dei non eletti nella lista di Pescara Futura, Gianni Papponetti; al secondo posto ci sarà la nomina dei due nuovi vicepresidenti del Consiglio comunale, in sostituzione dei due dimissionari Fausto Di Nisio e Adele Caroli, e la nomina del vicepresidente vicario; al terzo punto dell’ordine del giorno la ratifica dell’intesa.