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Pescara,Servizi demografici:gli sportelli di Stato Civile tornano in Piazza Italia

da Redazione

L’assessore Santavenere: “Un passo avanti verso lo sportello unico e la semplificazione”

PESCARA – L’assessore alla Semplificazione Amministrativa del Comune di Pescara,Sandra Santavenere ha reso noto ieri che nell’ottica del decollo dello sportello unificato, sono state avviate  le operazioni finalizzate al ritorno degli sportelli di Stato Civile da piazza Grue presso la sede centrale di Piazza Italia.I registri torneranno a piano terra del Palazzo ex-Inps, con ingresso via Calabria a partire dall’inizio del 2015, tempo di attuare il trasferimento.

Ha precisato l’Assessore:

Finché lo spostamento non diventerà operativo gli sportelli di Piazza Grue continueranno ad assolvere ai servizi di Anagrafe e Stato Civile.Una scelta fatta per semplificare: gli sportelli centralizzati consentiranno di ridurre sensibilmente il tempo di attesa per il rilascio dei certificati di stato civile e prepareranno la strada allo sportello unico per tutte le altre pratiche.Da ieri, inoltre, è partita la semplificazione legata alla riforma governativa in tema di divorzio e delle separazioni, che dall’11 dicembre, in taluni casi stabiliti dalla nuova normativa vigente, può essere resa dinnanzi all’Ufficiale di Stato civile, come stabilisce l’articolo 12 del Decreto legge n. 132/2014, convertito nella legge 162/2014.La legge consente ai coniugi di recarsi direttamente dinanzi all’ufficiale dello Stato Civile del comune di residenza (di entrambi, di uno dei due ovvero del comune presso cui è iscritto o trascritto il matrimonio), per separarsi o divorziare, concludendo “un accordo di separazione personale, ovvero, nei casi di cui all’articolo 3, primo comma, numero 2), lettera b), della legge 10 dicembre 1970, n. 898, di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, nonché di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio”.Il funzionamento è semplice: l’ufficiale riceve le dichiarazioni di ciascuna delle parti, secondo le condizioni tra di esse concordate, quindi viene compilato e sottoscritto immediatamente l’accordo che produrrà gli stessi effetti dei provvedimenti giudiziali.Entrambe le procedure descritte valgono comunque solo: per chi decide di separarsi o divorziare consensualmente (con il pieno accordo delle parti su tutti gli aspetti personali e patrimoniali), altrimenti si deve seguire l’iter ordinario in tribunale; per chi non ha figli minori, o maggiorenni incapaci, o economicamente non autosufficienti, o figli portatori di handicap grave.L’accordo non può contenere patti di trasferimento patrimoniale (nel caso ad esempio della casa familiare, di un’auto, di un conto corrente cointestato). In casi simili l’unica strada possibile è quella della negoziazione assistita davanti al legale o la tradizionale via del tribunale”.

 

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