“In cinque anni abbiamo trasformato Pescara, realizzando opere che hanno fatto arrabbiare la sinistra, semplicemente perché la sinistra, in sei anni di governo della città, non è stata in grado né di immaginarle né tantomeno di farle quelle opere. Ora abbiamo bisogno di altri cinque anni per completare quella visione di una città in continuo movimento, in cui abbiamo saputo cogliere i segnali del cambiamento non imponendo la nostra volontà, ma attingendo a piene mani all’esperienza di quegli architetti, artisti, esperti, critici, che per professione studiano le città e la loro evoluzione. Dopo piazza Muzii, abbiamo altri progetti da realizzare, e che riguarderanno via Leopoldo Muzii, ma anche via Ravenna, via Venezia, e ancora le periferie, da Zanni a San Donato, continuando a formare i nuovi ‘Cittadini’ di Pescara”.
“Per quattro giorni – ha spiegato Sonsini – abbiamo voluto proporre alla città un evento di respiro internazionale, portando a Pescara 10 dei migliori writer internazionali, ossia
“I 10 quadri estemporanei realizzati sulla parete del mercato – ha spiegato l’architetto Lepore – rientrano nell’ambito delle opere di riqualificazione realizzate dall’attuale amministrazione comunale, dove riqualificazione, con l’installazione di una nuova pavimentazione stradale, non significa solo abbellimento, ma soprattutto abbiamo trasformato uno spazio, una dimensione geometrica, in un ‘luogo’. Fino a cinque anni fa c’era una visione di città fatta col cemento, una città immateriale; oggi invece stiamo passando alla figura del ‘city maker’ o ‘city changer’ che devono affrontare in modo sinergico una dimensione di città più fluida. A Pescara per quattro giorni abbiamo proposto un’operazione ‘nel mentre’ prendeva forma, piazza Muzii è divenuta un ‘luogo’, un divenire. La città è una cosa viva e ha bisogno di una classe dirigente capace di gestire il cambiamento. La città è ‘fatta della stoffa di cui sono fatti gli uomini, che sono fatti della stoffa dei loro sogni’”.
“I dieci artisti che si sono cimentati a Pescara nell’evento – h
“Le opere d’arte prodotte in maniera estemporanea sulla parete del mercato – ha detto l’assessore Fiorilli – si inseriscono in un contesto di riqualificazione che inizia, a Pescara, a prendere forma e a modificare le abitudini dei cittadini. La Città Futura sta prendendo forma”.
“E parliamo di cambiamenti cominciati 20 anni fa – ha aggiunto l’assessore Masci – quando abbiamo iniziato a modificare la concezione degli spazi pubblici: via Piave, via Roma, via Trento nel 2001, via Firenze, via Cesare Battisti, via Mazzini e corso Vittorio Emanuele nel 2014: sono gli esempi di un’evoluzione avvenuta nel corso di 13 anni di opere che hanno mirato a restituire spazi ai pedoni, ai cittadini. Poi piazza Muzii: abbiamo dato al rione quel tocco che la riqualificasse e caratterizzasse. Oggi i mercati sono spazi in cui ci sono attività alternative al semplice banco vendita, e questo accadrà anche a questa struttura”.
“Possiamo concludere con tre considerazioni: innanzitutto – ha detto il sindaco Albore Mascia -, sottolineo che la politica che negli ultimi cinque anni ha governato Pescara non è stata così arrogante da prendere decisioni senza attingere a piene mani tra coloro che per professione studiano le città, e noi abbiamo ascoltato tutti, non avvalendoci di ‘consulenze’ remunerate, ma abbiamo avuto la collaborazione gratuita di persone che studiano le città, che hanno esperienze all’estero e che sanno cogliere e interpretare i segni del cambiamento. In secondo luogo, noi siamo un’amministrazione di centro-destra che fa arrabbiare la sinistra perché abbiamo fatto cose, come il murales sul mercato riqualificato, o le pedonalizzazioni, che dovrebbe fare la sinistra che invece nei sei anni in cui ha governato Pescara ha sospeso interventi già avviati, com’è accaduto al centro storico. In terzo luogo, noi dobbiamo ‘fare’ i cittadini. Gli interventi messi in atto a Pescara sono degni di una grande città europea, come Pescara è. Pescara è la città che fa passi in avanti, nonostante la crisi, una città che non è seconda a nessuno, che ha superato i complessi di inferiorità nei confronti di Ancona dove non si realizza una nuova rotatoria da 15 anni. Pescara è ormai una ‘grande città’ e dobbiamo continuare nel percorso cominciato. Ciò che ha fatto la differenza in questi cinque anni è aver avuto la capacità di amministrare non pensando alla scadenza elettorale successiva, ma pensando solo alle prossime generazioni. E vorrei che le nostre opere avviate fossero terminate con la nostra stessa visione”.
Subito dopo si è aperto il dibattito con i cittadini presenti che hanno soprattutto sollecitato un maggior controllo e potenziamento dei sistemi di sicurezza nel quartiere di piazza Muzii, “dove, così come abbiamo fatto in ogni strada in cui abbiamo realizzato opere pubbliche – ha detto il sindaco Albore Mascia – installeremo telecamere”.
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