PESCARA – Oggi, 3 maggio, alle 9.30 è prevista la riunione del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza convocata dal Prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono, su richiesta del sindaco Albore Mascia . Una riunione urgente e necessaria per fare luce su quanto accaduto martedì sera a Pescara, con l’omicidio di un giovane di 24 anni, episodio di grande efferatezza e violenza che ha scosso tutta la comunità pescarese e che richiede immediata chiarezza anche perché avvenuto appena ventiquattro ore dopo un’altra sparatoria nel quartiere Colli Innamorati. Due episodi sicuramente maturati in situazioni diverse tra loro, ma che inevitabilmente hanno fatto crescere il livello d’allarme in città imponendo soluzioni drastiche sulle quali il sindaco intende confrontarsi con le altre Istituzioni coinvolte.
Ha commentato Albore Mascia:
il fatto è grave. Da ieri, non appena ho appreso la notizia, sono in contatto con gli Organi inquirenti cercando di seguire passo passo, ma con la discrezione necessaria e dovuta in casi del genere, le indagini tese a individuare al più presto i responsabili dell’omicidio e assicurarli alla giustizia al fine di ristabilire un clima di calma in una città, Pescara, turbata negli ultimi giorni da episodi di rilievo nazionale. Oggi comprendo la rabbia di quanti, amici, familiari, parenti della giovane vittima, stanno vivendo un dramma che appartiene alla città intera, una rabbia che potrà essere pacificata solo quando i responsabili saranno assicurati alle Forze dell’Ordine per consentire alla legge di fare il proprio corso. Nelle prime ore della mattinata ho inviato una nota urgente al Prefetto nella quale sottolineando ‘i recenti episodi di violenza avvenuti a Pescara, che hanno causato anche l’uccisione con arma da fuoco di un giovane padre di famiglia’, ho chiesto di ‘voler valutare l’opportunità di convocare una riunione urgente del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, al fine di definire le possibili iniziative da intraprendere a seguito dei tragici accadimenti’. E la mia richiesta è stata subito accolta dal Prefetto che ha convocato il vertice per domani. L’emozione che inevitabilmente tutti proviamo a caldo, dinanzi a quella che è una tragedia, ci impone di usare la massima cautela, per non turbare ulteriormente un equilibrio già molto provato. Prima di assumere qualunque decisione andranno valutati i fatti, e avere un quadro estremamente chiaro di quanto accaduto nelle ultime sere a Pescara, soprattutto per garantire agli Organi inquirenti quella serenità necessaria per portare avanti le proprie indagini e individuare al più presto i responsabili dell’omicidio che non può avere giustificazioni né attenuanti. Ma non solo : la riunione di domani servirà anche a tracciare un quadro di quanto accaduto negli ultimi mesi a Pescara, dal ‘caso’ Straccia, ancora irrisolto, all’omicidio Ceci, sino alla prima sparatoria tra bande Rom avvenuta appena l’altro ieri, lunedì 30 aprile, dinanzi alla Basilica della Madonna dei Sette Dolori, in pieno giorno, e infine alla sparatoria di ieri. Non credo sia il momento di suscitare allarmismi, e proprio tale circostanza impone a tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, massima attenzione evitando strumentalizzazioni di sorta. Ma è chiaro che la situazione complessiva a Pescara va approfondita, specie se consideriamo tutti gli investimenti effettuati di recente dalla nostra amministrazione comunale sul fronte della sicurezza, dalle telecamere a Pescara vecchia sino alla videosorveglianza che stiamo portando in periferia, partendo da via Caduti per Servizio, sino, ancora, all’utilizzo dell’esercito per la vigilanza della città e alla realizzazione del nuovo Presidio fisso della Polizia municipale proprio in via delle Caserme, dove i lavori sono ormai in via di conclusione. Senza dimenticare anche gli interventi urbanistici condotti nelle periferie proprio per elevare la qualità della vita sotto il profilo sociale, e proprio via Polacchi-Largo Baiocchi, ieri teatro dell’aggressione, sono stati interessati da un maxi-intervento di riqualificazione oggi in via di collaudo e che avremmo inaugurato entro qualche giorno, un intervento atteso per 60 anni. Oggi la gente si è svegliata spaventata, compito delle Istituzioni sarà ora quello di restituire loro tranquillità. Nel frattempo cercheremo di essere vicini ai familiari del ventiquattrenne ucciso, fornendo tutta l’assistenza che si renderà necessaria.