Pescara, slitta al primo luglio 2013 il pagamento della Tares

Lo ha stabilito una Circolare del Ministero che ha prorogato il pagamento del primo acconto della nuova Tassa sui rifiuti

PESCARA – L’assessore comunale ai Tributi Massimo Filippello, ufficializzando gli ultimi dispositivi inerenti la Tares,la nuova Tassa sui rifiuti,ha reso noto che il pagamento del primo acconto della stessa slitta al primo luglio 2013. Lo ha stabilito una Circolare del Ministero che, confermando l’entrata in vigore del tributo dallo scorso primo gennaio, ha determinato lo scivolamento a metà anno dei versamenti. Un provvedimento che probabilmente consentirà agli utenti di pagare il tributo in sole due tranche, la prima a luglio, la seconda a ottobre, salvo modifiche dell’ultimo minuto introdotte dal nuovo Governo. Nel frattempo gli  uffici  comunali stanno completando la redazione della bozza di Regolamento che, secondo le previsioni, sarà pronta per fine gennaio.

Ha puntualizzato Filippello:

a oggi è stata concessa la proroga non dell’introduzione in vigore della Tares, scattata come da programma lo scorso primo gennaio 2013, ma piuttosto solo del pagamento dell’acconto o prima rata. La legge istitutiva infatti prevedeva il pagamento della tassa o in quattro rate, gennaio, aprile, luglio e ottobre, oppure in un’unica soluzione ad aprile. E’ evidente che, se il pagamento dell’acconto è slittato a luglio, rientrando tra le finalità dell’Ente locale anche la disciplina delle scadenze tributarie, per quest’anno potrebbe non essere possibile prevedere il pagamento in 4 rate, ma quasi sicuramente dovremo prevedere il versamento in sole due rate, la prima a luglio e la seconda a ottobre, anche se la vicenda dell’Imu ci obbliga a usare il condizionale, visto che dovremo attendere anche le determinazioni di merito del nuovo Governo. Intanto i nostri Uffici stanno completando la predisposizione della bozza di Regolamento che, a questo punto, potrebbe essere pronta già per la fine del mese di gennaio per essere presentata alla città, alle Associazioni di categoria e agli Ordini professionali, ai sindacati, e, ovviamente, alle Forze politiche.