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Pescara, slittamento denunce Imu e pagamento terza rata

da Redazione

PESCARA – L’assessore ai Tributi del Comune di Pescara,  Massimo Filippello ha ufficializzato ieri  le ultime direttive inerenti i pagamenti dell’Imu ed ha precisato che  il Governo ha concesso uno slittamento per la presentazione delle denunce Imu che dovranno essere depositate entro il prossimo 4 febbraio 2013 anziché il 30 novembre. Le denunce Imu sono un obbligo normativo per tutti coloro che usufruiranno di una qualunque delle aliquote agevolate approvate dal Consiglio comunale di Pescara, ovvero, tra gli altri, i contribuenti che beneficiano dell’agevolazione al 3 per mille in quanto hanno un mutuo ipotecario, o 7,6 per mille per locali per uso artigianale o commerciale. Ovviamente la terza o seconda e ultima rata dell’Imu andrà sempre pagata entro il prossimo 17 dicembre e per eseguire il calcolo esatto l’amministrazione comunale ha pubblicato sul proprio sito, www.comune.pescara.it, tutte le istruzioni e i moduli utilizzabili a seconda della propria aliquota.

Ha detto ancora Filippello:

inizialmente la scadenza per la presentazione delle denunce dell’Imu  era del 30 novembre, ossia domani, ma ieri, come previsto e preannunciato nei giorni scorsi, è stata concessa la proroga della scadenza al 4 febbraio 2013 per un emendamento al Decreto sugli Enti locali già approvato dalla Camera e dal Senato e ora convertito in Legge. Ma vediamo chi deve presentare la cosiddetta denuncia Imu per la quale il Comune di Pescara ha previsto una modulistica sostitutiva e semplificativa: sono tenuti a presentare la denuncia tutte le categorie per le quali il Comune ha previsto un’aliquota agevolata rispetto all’aliquota ordinaria deliberata. Ad esempio, per gli immobili destinati ad abitazione principale, devono presentare la modulistica coloro che usufruiranno dell’aliquota al 3 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale gravate da un mutuo o possedute da nuclei familiari con un reddito complessivo Isee non superiore ai 20mila euro in cui sia presente una persona portatrice di handicap con diritto di accompagnamento. L’aliquota è poi al 10,25 per mille per le seconde case e per le aree edificabili: in questo caso presenteranno la denuncia tutti i contribuenti che usufruiranno dell’aliquota agevolata del 7,6 per mille ossia le unità immobiliari concesse in locazione a canone concordato; le unità immobiliari adibite ad abitazione e concesse in uso gratuito dal possessore ai suoi parenti in linea retta di primo grado, dunque genitore-figlio o figlio-genitore; le unità immobiliari strumentali censite nelle categorie C/1, C/2 e C/3 utilizzate per l’esercizio dell’attività d’impresa; e ancora si dovrà presentare denuncia per le unità immobiliari classificate nella categoria catastale A/10 utilizzate direttamente dal proprietario per l’espletamento delle proprie attività professionali, a condizione che lo stesso abbia residenza anagrafica e la dimora abituale al Comune di Pescara, e che pagano il 9,6 per mille. Infine ancora dovranno presentare la propria modulistica le unità immobiliari destinate allo svolgimento di attività cinematografiche e teatrali per le quali si paga l’aliquota del 7,6 per mille; le unità immobiliari Ater e per le unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnate ai soci che li adibiscono ad abitazione principale per le quali abbiamo previsto l’agevolazione al 5,8 per mille; e i fabbricati rurali a uso strumentale, come stalle o depositi attrezzi, per i quali si paga il 2 per mille. Infine c’è un ultimo caso per il quale ritengo che sarà richiesta la denuncia, ossia quando in presenza di una coppia separata, il giudice assegna la casa a uno dei due coniugi, si presenterà denuncia se il matrimonio è stato celebrato ad esempio a Roma, ma l’immobile si trova a Pescara.

Ha aggiunto il Dirigente Scorrano:

per la compilazione delle denunce  abbiamo la stessa sezione del sito comunale attivato lo scorso giugno, ma arricchito lo scorso 15 novembre con le aliquote definitive collegate ciascuno al proprio modulo. Il Comune, anziché lasciare il cittadino in balìa del modulo ministeriale, si è avvalso della facoltà di semplificare, quindi oggi il cittadino accede al link dell’Imu, inserisce l’aliquota agevolata di cui può usufruire, inserisce la rendita catastale dell’alloggio, e può stampare il modulo già compilato e con i calcoli fatti. Lo stesso modulo andrà poi recapitato all’Ufficio Tributi del Comune via fax, via mail posta certificata, via raccomandata con ricevuta di ritorno o, ancora, al Protocollo comunale. Infine ricordiamo che il saldo dell’Imu va pagato entro il 17 dicembre, ma la cosa che diversifica oggi il calcolo dell’imposta rispetto a giugno scorso è che a giugno, su tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale, metà imposta si pagava allo Stato e metà al Comune dunque su un’aliquota del 7,6 per mille, il 3,8 andava allo Stato e il 3,8 al Comune, ovvero, considerando il pagamento in due rate, l’1,9 si versava allo Stato e l’1,9 al Comune; con il saldo, invece, allo Stato andrà comunque versata la stessa quota di giugno, dunque sempre l’1,9, mentre cambia la quota spettante al Comune che va calcolata tra l’aliquota odierna del 10,25 per mille meno il 7,6 per mille di giugno. Per agevolare i contribuenti consigliamo loro di compilare il modulo direttamente dal sito gratuito del Comune in modo da non incorrere in errori e già a giugno abbiamo avuto 42mila accessi al nostro sito. Intanto consideriamo che con il saldo di dicembre il Comune incasserà complessivamente 38milioni 200 mila euro, di cui 14milioni 777mila già incassati per le prime due rate; i contribuenti che hanno scelto di pagare l’Imu in tre rate anziché due sono pochissimi, appena 1.400, ovvero l’1 per cento dei contribuenti, con un incasso di soli 300mila euro.

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