PESCARA – Il giorno 25 Febbraio 2012 si è svolto a P.zza della Rinascita a Pescara ,alle ore 18.00, un flash mob organizzato dall’associazione SO.HA-Giovani CittadiniAttivi per sollevare la questione sulle difficoltà sempre maggiori dei giovani lavoratori di avere una casa “propria”, scindendosi dal nucleo famigliare di origine.Questo flash mob nasce per portare all’attenzione delle Amministrazioni e dell’opinione pubblica il problema della residenzialità giovanile per la costituzione di un’agenzia casa, un sostegno per i giovani che affittano casa, la costruzione di alloggi a prezzi calmierati, la costruzione di una casa dello studente, come dice la coordinatrice della SO.HA “fondamentalmente chiediamo che venga riconosciuto ai giovani il diritto alla casa. Chiediamo che anche in Abruzzo vengano attuate delle politiche a sostegno dei giovani come accade già in altre regioni italiane (Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia)”.
Il flash mob, è durato qualche minuto: le persone hanno partecipato con lo sdraiarsi in piazza sui propri sacchi a pelo; è un’iniziativa che verte all’attuazione dell’articolo 3 comma della Costituzione, ovvero lo statuire di un’uguaglianza sostanziale effettiva della popolazione, rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza ai cittadini e che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione alla vita del Paese.
Il diritto all’abitazione è stabilito anche nell’articolo 8 nella carta fondamentale dei diritti dell’uomo.
Richieste di SO.HA-Giovani CittadiniAttivi:
Richiediamo che parte dei fondi, della legge 431 del 1998, affidati alle regioni, opportunamente integrati da parte della Regione Abruzzo in quanto prevediamo che siano di consistenza insufficiente, siano spesi per rendere effettivo il diritto all’abitazione dei giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, premiando ed incentivando i contratti sottoscritti da questi in ottemperanza dei canoni concordati territoriali. Riteniamo che per attuare queste politiche sia necessario costituire un’agenzia casa di competenza comunale, che controlli i fondi erogati e stabilisca un punto di contatto tra la domanda e l’offerta di locazione.
Prevediamo che rendendo più agevole affittare una casa comporti alcuni vantaggi economici che seguono:
– calmieramento del mercato degli affitti i quali negli ultimi 10 anni hanno subito un innalzamento del 110% ed a Pescara sono i più alti d’Abruzzo;
– recupero Tarsu per i comuni ed in particolare per il Comune di Pescara che vanta più di 30.000 immobili sfitti. (Considerando che l’Attiva, l’azienda che smaltisce i rifiuti per il Comune di Pescara, ha un credito di 10.000.000 € il quale non gli permette in quanto non riscosso, di rinnovare i mezzi, e non fare a sua volta debiti nei confronti delle banche);
– messa in moto di un circolo virtuoso per cui la città di Pescara sia più appetibile ai giovani, i quali anche e in virtù di questo vengono sempre più da Regioni o Province diverse ad abitare e spendere tanto le loro competenze che in termini economici. Soprattutto sono da sottolineare le competenze in un Paese che fa emigrare sempre più i giovani cervelli che hanno un alta istruzione, rendere accessibile una serie di fabbisogni primari tra cui in primis la casa di domiciliazione, sarebbe un ottimo impulso per contrastare e fare da contro tendenza dell’emigrazione dei giovani più istruiti e preparati;– vantaggio per i privati: applicazione dell’aliquota del 19% della cedolare secca, per via dell’uso del canone concordato il che comporta anche un risparmio sulle spese di registrazione del contratto;
– recupero imposte evase per via dell’utilizzo dei contratti in nero non registrati;
– incremento del gettito I.v.a. territoriale per via del sicuro incremento di spesa del singolo e in virtù dell’aumento dei singoli, ovvero incremento della popolazione giovanile che potrà accedere ed avere una indipendenza, spostandosi da altre province e altri comuni;Altri vantaggi:
– dinamismo culturale che si verrebbe a creare in virtù di una società che si rinnova e dà possibilità d’espressione ad una fetta di popolazione ormai bloccata;
– il dinamismo culturale naturalmente si estrinsecherebbe in una infinità di sfumature che di certo non possono essere descritte e presagite a priori, ma ben si possono intuire i risvolti positivi di una società effervescente e che porti innovazione dalla produzione culturale all’innovazione dei prodotti e della produzione materiale degli oggetti;A sostegno di questa proposta, presenteremo sia a livello regionale che comunale, una raccolta firme per proporre al Consiglio Comunale, una delibera ai sensi del vigente regolamento comunale sulla partecipazione cittadina.