PESCARA – Si avvia a soluzione un problema che, come quello del dragaggio, ha incontrato vari ostacoli e che invece per gli effetti che determina sull’economia del territorio deve essere affrontato con urgenza . Parliamo del ripascimento morbido della riviera sud che il Comune di Pescara è pronto a riavviare: la sabbia necessaria verrà prelevata dalla spiaggia libera antistante l’area della Madonnina, sul lungomare nord, senza interferire con la presenza dell’uccello Fratino, grazie alla collaborazione e al coinvolgimento del Wwf che aiuterà a identificare, proteggere e isolare le aree interessate dalla nidificazione della specie protetta, ma al tempo stesso ad attingere all’arenile per ricaricare il litorale di Porta Nuova.
Ieri mattina è stato effettuato un sopralluogo dall’ assessore all’Ambiente del Comune di Pescara Isabella Del Trecco, dal personale della Capitaneria di Porto, da Augusto De Sanctis del Wwf e dai responsabili del Provveditorato alle Opere Marittime.Per giovedì il progetto di ripascimento approderà all’esame della giunta per poi procedere con la gara d’appalto.
Ha ricordato Del Trecco:
Pescara ha una necessità ormai inderogabile: realizzare il ripascimento della riviera sud fortemente danneggiata dall’erosione del mare. Lo scorso anno avevamo cominciato, operando in collaborazione con l’Azienda del porto turistico Marina di Pescara, cercando di portare sull’arenile la sabbia dragata dallo stesso porto turistico ma, nonostante le analisi favorevoli dell’Arta, l’intera procedura è stata bloccata dall’apertura di un’inchiesta da parte della magistratura che ravvisò la presenza di ipotetici inquinanti in quella sabbia, che abbiamo dovuto rimuovere, fermando ogni altra operazione visto che ormai eravamo a ridosso della stagione balneare e dovevamo consentire agli operatori di lavorare e di iniziare l’estate. Questa volta abbiamo deciso di ricorrere a una procedura molto più tradizionale, ossia il prelievo della sabbia necessaria, 11mila metri cubi, direttamente dall’area della Madonnina che oggi di fatto rappresenta un deposito naturale e dove peraltro si sono riformate anche delle piccole dune. Nei giorni scorsi l’Arta, su incarico del Comune, ha già effettuato i prelievi per verificare la qualità del materiale e ha già certificato l’assenza di elementi inquinanti, che dunque consentirebbero l’utilizzo di quella sabbia, come del resto è avvenuto già decine di volte negli anni passati. Ma per noi resta il doppio ostacolo rappresentato dalla nidificazione dell’Uccello Fratino che è divenuta ormai specie stanziale sulla spiaggia di Pescara, lo stesso ostacolo che lo scorso anno ci ha impedito di ricorrere alla sabbia della Madonnina, facendoci optare per una soluzione diversa. Questa volta, purtroppo, non abbiamo alternative e per questa ragione abbiamo deciso di coinvolgere e farci affiancare dallo stesso Wwf per tutelare il Fratino ma, al tempo stesso, consentire quel ripascimento che è ormai vitale e improcrastinabile per un ampio tratto della riviera sud di Pescara. Il Presidente De Sanctis ha dato la propria disponibilità a collaborare e stamane abbiamo effettuato il sopralluogo direttamente sul posto, passando dal molo nord. In sostanza il prelievo della sabbia dovrebbe cominciare dall’altezza del terzo trabocco proseguendo in direzione mare, ma fermandoci prima della riva, e arrivando a una profondità di 50 centimetri. In tal modo non interferiremo con i nidi del Fratino, che si trova più a monte. Il Presidente De Sanctis effettuerà nelle prossime ore un ulteriore approfondimento ornitologico del ‘caso’, al fine di individuare con precisione millesimale l’area del Fratino, e garantire lo svolgimento in tranquillità delle operazioni di prelievo della sabbia. Entro giovedì il progetto approderà all’esame della giunta, con uno stanziamento pari a 150mila euro, quindi potremo avviare le procedure di gara con l’obiettivo di realizzare il ripascimento a primavera. L’operazione interesserà tutti gli stabilimenti compresi tra il Fosso Vallelunga e il confine con Francavilla al Mare, ovvero quelle che sono rimaste escluse lo scorso anno dall’intervento, ormai divenuto fondamentale per garantire lo svolgimento della prossima stagione balneare, specie considerando che tra fine febbraio e marzo ci saranno nuove mareggiate che aggraveranno ulteriormente la situazione della costa di Porta Nuova.
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