PESCARA – Il consigliere comunale Pdl Lorenzo Sospiri commentando la polemica sorta sulla decisione della Pescara Calcio di non assegnare più, da quest’anno, abbonamenti gratuiti per il Campionato di serie A, a consiglieri e assessori, ha detto che il consigliere o l’assessore veramente tifoso della propria squadra di calcio l’abbonamento per entrare allo Stadio se lo va a comprare, per sé e per i propri familiari senza aspettare l’elemosina della Pescara Calcio. Sospiri non condivide la polemica innescata negli ultimi giorni sulla mancata assegnazione dei biglietti o abbonamenti gratuiti per il Campionato di serie A ai politici, ma neppure la strumentalizzazione di tale vicenda per dipingere la classe politica locale come la solita ‘casta’ di privilegiati che tenta di entrare a scrocco allo Stadio.
Ha detto Sospiri:
non sono un privilegiato e non pretendo i benefit della cosiddetta ‘casta’, come qualcuno ha tentato di dipingerci. Personalmente l’abbonamento per il Campionato l’ho già comprato da tempo, sia per me che per alcuni miei congiunti, proprio perché volevo assicurarmi sin da subito un posto in prima fila per applaudire il mio Pescara, e certo non ho aspettato né sto aspettando l’elemosina o la ‘gentile concessione’ della Società Pescara Calcio. E ritengo che il consigliere o l’assessore veramente tifoso il biglietto per la partita se lo comprerà da solo, senza attendere regalie, così come non ho dubbi che faranno quei colleghi che hanno sempre contestato anche l’elargizione dei biglietti gratuiti per assistere a concerti ed eventi. Non accetto però chi abbia cercato di dipingerci, ancora una volta, come la ‘casta’, ovvero difendendo la scelta della società di sottrarsi quasi a una vessazione, quella di dover obbligatoriamente fornire biglietti e abbonamenti gratuiti per garantire l’accesso allo Stadio ai soliti politici ‘scrocconi’. Nessuno ha mai preteso alcunché dalla Pescara Calcio. Anzi, in segno di amore e passione per i colori biancazzurri, invito tutti i consiglieri e assessori comunali a essere presenti in blocco domenica prossima alla partita contro l’Inter per tifare Pescara, ciascuno mostrando il proprio biglietto o abbonamento acquistato personalmente. Poi, ovviamente, ciascuno sarà libero di svolgere tutti gli approfondimenti e le verifiche del caso, ma per una pura questione di principio o ripristino della verità, non certo per pretendere o rivendicare, poi, il ticket gratis che a questo punto tutti dovremo rifiutare perché nessuno può permettersi di ledere la nostra dignità di uomini e di amministratori.