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Pescara, Sospiri su legge elettorale regionale

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PESCARA – Il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri in riferimento alla riunione del Pdl che ha preso in esame la legge elettorale regionale in via di riforma,ha dichiarato:

delle due l’una: o personalmente ho assistito a una riunione diversa del Pdl sulla legge elettorale rispetto a quella riportata sui giornali, o il Presidente Chiodi e il Coordinatore Piccone fanno affermazioni precise nel corso delle riunioni del Pdl, ma poi dicono cose diverse ai giornalisti. La legge elettorale predisposta dalla mia Commissione non si cambia: il numero dei consiglieri scenderà da 45 a 29, più il Presidente eletto e il miglior candidato avversario sconfitto, dunque 31, con la preferenza e l’abolizione del listino. Ciò di cui ancora si sta discutendo in Consiglio regionale è la questione dell’eventuale innalzamento della soglia necessaria per entrare nell’Emiciclo, oggi fissata a più del 3 per cento, e come portare un maggior numero di donne in Consiglio. E ritengo sia evidente che l’eventuale innalzamento della soglia d’ingresso non è certo un problema del Pdl, né tantomeno, allo stato attuale, dei ‘grillini’, ma piuttosto dei mille partitini di appoggio al centro-sinistra, come Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Comunisti Italiani e altri ancora, che rischierebbero di ritrovarsi fuori dall’aula, ma senza alcun problema di ‘governabilità’.

Ha sottolineato Sospiri:

è evidente come sia stata fornita una versione romanzata di una riunione che ha avuto uno spirito ben diverso dalla sua ricostruzione giornalistica . La nuova legge elettorale regionale parte da alcuni punti fermi ben chiari: la riduzione da 45 a 31 dei consiglieri eletti, ovvero 29 consiglieri scelti dagli elettori abruzzesi, cui si aggiungono poi il Presidente eletto e l’avversario sconfitto, ma meglio classificato, con le preferenze per collegi provinciali e il taglio del listino. Oggi si sta parlando di due ultime questioni: la soglia necessaria per entrare in Consiglio regionale, oggi ferma al più 3 per cento, e come portare più donne in Consiglio regionale e le due questioni verranno decise dal Consiglio. Ora, è chiaro che per il Pdl, attestato sul 25-30 per cento di preferenze, alzare la soglia non è un problema. Piuttosto il problema si risolve nell’alveo del centro-sinistra, ovvero su quei partitini, come l’Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi, Futuro e Libertà che rischiano di restare fuori dai giochi. D’altro canto io sono il Presidente della Commissione che sta esaminando la nuova legge e sarà la maggioranza del Consiglio regionale a decidere, fermo restando che per il Pdl la soglia può essere portata anche al 20 per cento. Peraltro non comprendo perché la riduzione del numero dei consiglieri dovrebbe determinare l’ingovernabilità dell’Emiciclo: il nostro obiettivo, come quello degli abruzzesi, è stato quello di tagliare i costi della politica, anche riducendo il numero dei consiglieri. E’ evidente che, stante la riduzione a 29 consiglieri, la coalizione di maggioranza avrà il 60 per cento degli eletti, dunque 18 consiglieri, questo vuol semplicemente dire che occorrerà puntare su persone capaci e serie, utili a garantire la tenuta della maggioranza, e sarà compito dei partiti comporre delle liste di candidati con coscienza e consapevolezza.

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