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Pescara, sversamento in mare liquami alla foce di Fosso Pretaro

da Redazione

PESCARA – Oggi, martedì 6 agosto, sarà reso noto l’esito dei campionamenti eseguiti  domenica  pomeriggio  dagli uomini della Capitaneria di porto nel tratto di mare antistante il confine tra Pescara e Francavilla al Mare in seguito all’improvviso sversamento di presunti liquami di probabile origine fognaria provenienti dalla foce del Fosso Pretaro. Dopo quelle analisi, che  verranno riconsegnate dall’Arta, si deciderà  sulla necessità o meno di emanare un’ordinanza di divieto temporaneo della balneazione nell’attesa che la situazione rientri nella normalità. Nell’attesa si  consiglia ai bagnanti di evitare di entrare in acqua mentre  si cercherà di accertare le responsabilità di tale episodio perché è evidente che i fossi vanno sottoposti a una costante manutenzione, così come si sta predisponendo per Fosso Vallelunga, poco più a nord, e dove, per evitare il ripetersi di sversamenti in condizioni di ‘troppo pieno’,  funziona  una pompa di sollevamento aggiuntiva.

Ha ricordato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia:

secondo le prime informazioni  nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle 15, diversi bagnanti in acqua hanno visto chiaramente e improvvisamente una macchia di colore marrone-scuro fuoriuscire dalla foce del Fosso Pretaro, esattamente al confine tra Pescara e Francavilla al Mare, nelle acque antistanti gli stabilimenti balneari ‘Ombretta’ su Pescara e ‘Sabbia d’Oro’ su Francavilla al mare, a 70 metri dalla costa. Una macchia scura e maleodorante: subito gli stessi bagnanti hanno richiamato l’attenzione dei bagnini e degli operatori del mare che, prudenzialmente e correttamente, hanno fatto uscire dall’acqua tutti i bagnanti e, contemporaneamente, hanno allertato le unità della Capitaneria di porto, giunte sul posto con una motovedetta e un battello. Verificata la presenza della problematica, ci cui ancora non conosciamo l’origine e la natura, la stessa Capitaneria ha eseguito il prelievo di alcuni campioni d’acqua che stamane sono stati consegnati al laboratorio dell’Arta per i primi esami che ho chiesto venissero eseguiti con la massima celerità e urgenza, dando loro la priorità assoluta, perché ora è indispensabile capire cosa ci fosse in quella chiazza fuoriscita dal fosso per capire cosa sia potuto accadere. L’odore non lascerebbe molto spazio all’immaginazione, ma in via cautelativa non possiamo azzardare ipotesi, così come in via cautelativa abbiamo consigliato, anche per oggi, di non far entrare persone in mare. Il personale dell’Arta, contattato dai nostri funzionari, hanno ufficializzato che entro domani ci faranno pervenire i risultati dei campionamenti eseguiti e sulla base di quei risultati decideremo sul da farsi, ovvero sulla necessità o meno di emanare un’apposita ordinanza di divieto temporaneo della balneazione. Le prime ipotesi lascerebbero presumere uno sversamento determinato dal troppo pieno di una qualche condotta della zona, magari determinata da un maggior afflusso di utenti per l’esplosione della stagione turistica-balneare e dunque la contestuale riapertura delle case per le vacanze, associate, magari, a una mancata manutenzione del Fosso Pretaro. Ma per ora navighiamo ancora nel campo delle supposizioni che domani dovranno divenire certezze. Sicuramente si è trattato di un episodio che non posso tollerare e sul quale intendo andare a fondo: appena sabato scorso gli ultimi rilievi dell’Arta avevano certificato la scomparsa dei colibatteri, addirittura, anche dalla foce del molo nord, così come in tutti gli altri punti di prelievo, in altre parole tutta la costa pescarese risulta balneabile, ed è chiaro che lo sversamento di ieri rappresenta un danno sul quale intendo andare sino in fondo, di chiunque siano le responsabilità. Ai nostri imprenditori del mare e ai bagnanti tutti lancio l’invito e l’appello a superare insieme anche quest’ennesima prova: terrò tutti costantemente informati circa l’evolversi della situazione e anche delle decisioni che ci troveremo eventualmente a dover assumere, cercando, soprattutto, di eliminare subito il problema e garantire la tranquilla prosecuzione della stagione estiva.