PESCARA – Si è svolta venerdì sera nella gremita sala dell’Auditorium Petruzzi, in via delle Caserme, la Tavola Rotonda-confronto su ‘Anteprima della Città della Musica – ex Inc’ promossa dal vicesindaco Berardino Fiorilli.Presenti il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia , il moderatore Licio Di Biase, il magnifico Rettore dell’Università ‘D’Annunzio’ Franco Cuccurullo, il progettista Luigi Coccia con il Responsabile unico del procedimento per il Comune di Pescara Angelo Giuliante, il Direttore del Conservatorio Massimo Magri, il Coordinatore di pop music al Conservatorio Angelo Valori, il Direttore del Dipartimento ud’a DiSut Umberto Bultrighini, il direttore della ud’a web Agency Nicola Di Nardo e il consigliere comunale Livio Marinucci. A riempire la sala numerosi musicisti ed esponenti del mondo della cultura e architetti oltre all’assessore alla Cultura Giovanna Porcaro, ai consiglieri comunali Nico Lerri e Salvatore Di Pino.
Ad aprire l’incontro è stato il video realizzato dalla web agency per presentare gli spazi interni completati della Città della Musica, che nell’intenzione dell’Amministrazione comunale dovrà essere una ‘Fabbrica della Cultura’, un Villaggio globale dell’arte in cui produrre musica, ma non solo, sfruttando le enormi potenzialità degli spazi realizzati che ben si offrono anche per mostre, allestimenti e momenti di danza. Inoltre si intende coinvolgere tutte le forze del territorio, dalle Istituzioni, come il Conservatorio ‘D’Annunzio’ e l’Università, sino alle numerose associazioni culturali locali, ricche di idee e progettualità.
Il sindaco ha ricordato:
la giornata odierna vuole offrire un’anteprima della ‘Città della Musica’, ossia la prima presentazione ufficiale e in qualche modo ‘virtuale’ di una struttura concepita, per la prima volta, nel 2003 con la giunta Pace, nella quale io e il vicesindaco Fiorilli rivestivamo il ruolo di assessori, ed è nata come ‘concorso di idee’ al fine di intercettare finanziamenti europei tesi alla costruzione di una struttura culturale ambiziosa, destinata a divenire uno dei poli d’attrazione dell’intensa vita culturale della città. Non volevamo una Sala Polivalente, non volevamo un semplice Auditorium, non volevamo un semplice ‘centro di aggregazione’ e di incontro per convegni e dibattiti. Volevamo costruire un ‘Laboratorio’, un centro in cui produrre, studiare e fare arte, in cui produrre musica, in cui creare motivo di incontro, di dibattito, e volevamo raggiungere tali obiettivi sfruttando anche una prospettiva diversa della città, decentrando tali funzioni, portandole all’esterno delle mura urbane, per dimostrare che Pescara ha tanti volti ancora da scoprire, da rivelare, e sfruttando quelle stesse funzioni, quello stesso luogo, al fine di riqualificare una parte rilevante del nostro territorio. La ‘Città della Musica’ è nata dallo ‘scheletro’ di cemento di quell’Inceneritore costruito negli anni ’70 e mai entrato in funzione, un manufatto che per trent’anni ha reso ‘grigio’ l’orizzonte ovest della città, contribuendo a quell’idea di ‘quartiere industriale’ che poi non corrisponde completamente a realtà se consideriamo l’enorme sviluppo residenziale vissuto da quella fetta del territorio dagli anni ’70 a oggi. E il progetto si è concretizzato, come ricordavo, attraverso la partecipazione del Comune di Pescara a un concorso di idee European, riservato ad architetti under-40, per riuscire a intercettare fondi europei utili alla realizzazione dell’opera. Ci siamo riusciti: il progetto ha superato l’esame delle Commissioni e grazie ai fondi Urban abbiamo ottenuto un finanziamento pari a 1milione 300mila euro, ai quali si sono poi aggiunti fondi comunali pari a 1milione 550mila euro.
Il sindaco ha poi accennato al lungo iter burocratico e ai problemi incontrati nella realizzazione della struttura che ha poi descritto nel dettaglio:
l’elemento portante da cui sembra dipanarsi l’intero manufatto è una grande rampa pedonale che, partendo dall’area fluviale, si spinge sollevandosi all’interno del volume ricostruito del vecchio inceneritore insinuandosi tra i pilastri che separano le ‘bocche di accesso’. E proprio il disegno della rampa, nuovo elemento infrastrutturale, genera, all’interno e all’esterno del vecchio inceneritore, i nuovi spazi dell’edificio destinati alle attività musicali e multimediali. Provo a descrivere a grandi linee il ‘costruito’: gli spazi sotto la rampa esterna ospitano un auditorium con annessa sala di registrazione, una scuola di musica e dei laboratori; il volume ricostruito dell’inceneritore ospita una mediateca dalle molteplici funzioni. Il grande ‘vuoto’ interno che si slancia verso l’alto accoglie nuovi microcosmi dalle diverse funzioni, ossia sale prova, uno spazio espositivo, uffici, sala-eventi, internet point, spazio per le proiezioni, un archivio musicale, anche una caffetteria dislocati su otto diversi livelli di altezza sino ad arrivare alla terrazza panoramica. Parliamo dunque di uno spazio che, già solo nella descrizione, è senza dubbio ambizioso, un ‘luogo’ dalle mille potenzialità che noi e tutta la città, intendiamo valorizzare al meglio. Ma per decidere ‘cosa fare’ e ‘come farlo’ l’amministrazione comunale ha voluto riunire attorno a sé tutti quegli Enti, quelle Istituzioni, quel variegato mondo della cultura che anima la nostra città. Prima ancora di tagliare il nastro, di aprire al pubblico quel manufatto, vogliamo delineare in modo chiaro, preciso e dettagliato cosa dovrà essere quel primo lotto della Città della Musica che entro massimo due o tre mesi ci sarà riconsegnato. Vogliamo cominciare a riempire sin d’ora di contenuti quello che è un contenitore privilegiato ascoltando le proposte e idee che sono certo ci perverranno da Istituzioni come l’Università, come il Conservatorio, o le stesse Associazioni, vogliamo cominciare a delineare la possibile guida della struttura dando voce al territorio, ricordando che oggi parliamo solo del primo lotto di quello che diventerà una sorta di ‘Villaggio della Cultura’, visto che nel frattempo stiamo definendo anche il secondo e terzo lotto che sorgeranno accanto.
“Oggi Pescara ha sul proprio territorio una struttura magica – ha ribadito il rettore Cuccurullo – che mi ricorda molto, nello stile, Le Corbusier e, dopo averla visitata, mi sono chiesto come si possa utilizzare una struttura tanto articolata che rappresenta una sfida. Sicuramente la musica rappresenta un riempitivo importante, ma quel manufatto si presta benissimo anche per mostre di pittura, e ho lanciato l’idea di organizzare un allestimento su ‘I Cascella’ dislocato su tutti i piani dell’edificio, creando un percorso lungo. Poi usciamo all’esterno dove abbiamo un grande ‘sfondo’ su cui intervenire, dalla pista ciclabile alla sistemazione del sottoponte, realizzando anche uno spazio vivibile per eventi all’aperto”.
“Da due anni e mezzo stiamo seguendo il completamento del primo lotto e ricordo ancora il primo sopralluogo effettuato nel 2009 quando nella struttura non c’erano neanche le scale – ha detto il vicesindaco Fiorilli -. La struttura è nata per creare a Pescara un’eccellenza di livello europeo, la struttura ne ha le potenzialità ed è importante che i contenuti siano all’altezza dell’opera realizzata. Per tale ragione è chiaro che per far lavorare quella struttura occorrono persone esperte di musica e di strutture culturali in genere ed è quindi importante creare un circuito virtuoso. L’anteprima ha l’obiettivo di presentare alla città quello che abbiamo costruito e le sue potenzialità per decidere insieme cosa potremo farci puntando alle eccellenze internazionali. Abbiamo detto sin dal primo momento che la Città della Musica non dovrà essere la succursale né il duplicato del Conservatorio o dell’Università, ma dovrà essere molto di più. E ora ci aspettiamo gli input e il feed back dalla città, che, fra l’altro, nei prossimi giorni verrà coinvolta anche nel concorso di idee che lanceremo per creare il nuovo logo della struttura e per individuare una denominazione più caratteristica”.
A illustrare il progetto mostrando le immagini delle varie fasi della realizzazione della Città della Musica, offrendo un viaggio virtuale negli spazi interni, sono stati Giuliante e l’architetto Coccia il quale ha sottolineato come “la Città della Musica rappresenta una nuova centralità che va a dislocarsi lungo l’asta fluviale, un’opera che completeremo con la realizzazione del secondo lotto, inerente la scuola di musica, e il terzo lotto che comprende l’Arena della Musica con 3mila posti per concerti all’aperto. La struttura realizzata rappresenta una ‘fabbrica culturale’, un accumulatore di microfunzioni”.
“E’ evidente la qualità dell’edificio realizzato in cui emergono le ‘vertigini dello spazio’ – ha sottolineato Bultrighini – e rappresenta un invito alla creatività nella produzione musicale, in cui deve entrare in gioco la funzione dell’Università che ha attivato un corso di laurea sulla musica”.
Il primo incontro sarà seguito da un secondo forum-dibattito in programma per giugno in cui si darà voce alle Associazioni.