Pescara, Testa e Di Giuseppantonio su Decreto Debito PA

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I presidenti delle Province di Pescara e di Chieti commentano il provvedimento del Governo che sblocca i fondi per le imprese, ma prevede tagli consistenti per i loro Enti

PESCARA -I presidenti delle Province di Pescara e Chieti, Guerino Testa e Enrico Di Giuseppantonio, che è anche presidente dell’Upa (Unione delle Province abruzzesi), dopo aver esaminato nel dettaglio i contenuti del Decreto sui  Debito delle  PA, ricevuto  ieri mattina ,hanno esternato la loro preoccupazione : “Il decreto che sblocca il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, e consente alle imprese creditrici di incassare somme attese da tempo, penalizza fortemente le Province perché prevede tagli più consistenti del previsto nei confronti dei nostri enti. Questo vuol dire che i servizi erogati dalle Province sono fortemente a rischio, a partire dalla manutenzione delle strade e delle scuole”.

Nel corso di un incontro Di Giuseppantonio e Testa, che hanno parlato  anche a nome dei colleghi di L’Aquila e Teramo, hanno preso atto del dato “sicuramente positivo” che riguarda le somme “liberate” in favore delle imprese e dei fornitori ma nello stesso tempo hanno evidenziato che i tagli decisi dal Governo con lo stesso provvedimento sono di gran lunga superiori alle somme ipotizzate fino ad oggi, essendo stati modificati i criteri di riparto. Complessivamente, per tutte le Province italiane, si annunciano tagli per un miliardo e 200mila euro per il 2013 e altrettanto per il 2014 mentre per il 2015 la decurtazione è pari a un miliardo e 250mila euro. Per il 2013 Pescara avrà 5,8 milioni di euro in meno, L’Aquila 9,7 in meno, Chieti 7,6 in meno e Teramo 5,5 in meno. “Senza queste somme si annuncia la fine di una serie di servizi erogati dalle Province, e non potrebbe essere altrimenti – dicono Di Giuseppantonio e Testa. Tra le attività più importanti che non saremo in grado di espletare figurano gli interventi su scuole e strade che, in mancanza di adeguate dotazioni finanziare, rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini”. La questione sarà al centro di un confronto approfondito con i presidenti delle altre Province abruzzesi e nei prossimi giorni si terrà una conferenza stampa.

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