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Pescara,Testa: “Questo Pdl non ci piace, si allontana sempre di più dagli elettori…”

da Redazione

Il presidente della Provincia  Guerino Testa  critica le scelte  per le  liste del Pdl alla Camera dei Deputati e al Senato

PESCARA – Guerino Testa,Presidente della Provincia di Pescara commenta in una nota  le liste del Pdl alla Camera dei Deputati e al Senato per le elezioni politiche  e manifesta il suo disappunto e dissenso  per  le scelte operate  nelle alte sfere del partito . Si legge nel suo comunicato:

Pescara avrebbe meritato ben altro spazio nelle liste del Pdl alla Camera dei Deputati e al Senato per le elezioni politiche. Il capoluogo adriatico è stato letteralmente ignorato, brutalmente tagliato fuori, cancellato dalla cartina politica, dimenticando il ruolo che questo territorio ha conquistato nel tempo e ignorando la necessità di rappresentanza che esprime un’area così importante nella geografia regionale. I campanilismi non mi piacciono, l’ho sempre detto, anzi credo che vada portato avanti sempre e comunque un discorso equilibrato tra le quattro province abruzzesi. Senza mettere sul piatto della bilancia le specialità di questo o quel territorio ritengo che Pescara non sia seconda a nessuno, che vada trattata esattamente come le altre province, anche quando si mettono a punto le liste. Non è stato così, anzi abbiamo assistito a uno spettacolo indecoroso e dopo vibranti proteste partite dall’Abruzzo non si è neppure cercato di rimettere a posto le cose, non si è neppure provato a dare un contentino al capoluogo adriatico. Niente, come se Pescara non esistesse. I fatti degli ultimi giorni dimostrano che sono state seguite logiche non condivisibili, anzi assolutamente deprecabili, con scelte calate dall’alto, senza che il coordinamento regionale coinvolgesse i quattro territori. Insomma Berlusconi parla di nuove energie e di candidature di peso ma poi in Abruzzo accade tutto il contrario. Questo Pdl non ci piace, si allontana sempre di più dagli elettori e dai rappresentanti locali del partito, almeno in questa zona. Una sorta di harakiri incomprensibile che inevitabilmente mi porta a dissociarmi dalle pratiche seguite. Sono logiche e modi che non mi appartengono e non rappresentano quel Pdl in cui ho sempre creduto. E sono certo di parlare a nome di tanti pescaresi cioè tutti coloro che sono fuori dalle stanze della politica e avrebbero voluto e votato liste con candidati locali, rappresentanti di un territorio popoloso e produttivo che non merita umiliazioni simili. Tagliare fuori Pescara pochi mesi prima delle regionali, tra l’altro, non ha niente di lungimirante.

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