Il Presidente della Provincia:”si compone il disegno di tartassare i cittadini”
PESCARA – Guerino Testa, Capogruppo Ncd in Consiglio comunale,affida ad una nota, che riportiamo di seguito integralmente,le sue considerazioni sugli aumenti dell’addizionale comunale Irpef 2014 a Pescara.
In questi giorni si compone in maniera sempre più netta il disegno del Comune di Pescara di tartassare i cittadini. Il primo atto lo abbiamo vissuto in Consiglio, con il via libera alle aliquote che batostano la casa (Imu e Tasi), e ora invece apprendiamo dalla stampa che la giunta ha messo a segno un altro duro colpo nei confronti dei cittadini, vale a dire il raddoppio dell’addizionale comunale Irpef 2014. Si passa, così come aveva annunciato Palazzo di città, dallo 0,49 allo 0,8, il che vuol dire una bella stangata(bis) per i pescaresi. Gli unici indenni saranno i percettori di reddito fino a 15.050 euro, ma non si tratta affatto di una novità perché questa soglia di esenzione esiste dal 2007 (grazie ad un emendamento del centrodestra – di cui facevo parte – che sedeva in Consiglio all’epoca).
Gli aumenti previsti ammonteranno a + 46 euro rispetto al passato per la fascia più bassa, quella che supera i 15.050 euro, si attesterà sui + 111,60 euro per la fascia di 36000 euro di reddito e raggiungerà i + 124 euro per i redditi pari a 40mila euro.
Pur rischiando di apparire ripetitivo mi chiedo: E’ possibile che la giunta non sia stato in grado di ridurre altre spese, le cosiddette spese discrezionali, per evitare questo salasso? Era davvero indispensabile andare a colpire le tasche dei cittadini anche su questo fronte?Non vorrei che dopo questa terribile notizia arrivi, a giorni, l’annuncio di nuovi affidamenti di incarichi per ingrossare lo staff o il provvedimento di elargizione di contributi vari perché sarebbe davvero una beffa. Mi chiedo poi se i consiglieri di maggioranza fossero a conoscenza di questo provvedimento, che tipo di posizione abbiano assunto e che posizione assumeranno in aula. Mi auguro che ci sia, da parte loro, un sussulto, a difesa dei pescaresi che li hanno portati ad amministrare la città.