Il Coordinamento del movimento ‘Se non ora quando’ ha chiesto di intitolare le prossime tre vie da denominare della città a tre donne
PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ieri mattina ha ricevuto una delegazione del Coordinamento del movimento ‘Se non ora quando’, guidato da Maristella Lippolis la quale gli ha consegnato ufficialmente una petizione chiedendo di intitolare le prossime tre vie da denominare della città a tre donne. Ha detto il sindaco:
ho accolto con molto interesse e piacere l’invito giunto stamane, in occasione della Festa della Donna, dal Coordinamento femminile del movimento ‘Se non ora quando’ circa la possibilità di rivedere la toponomastica cittadina di Pescara dando il giusto rilievo a quelle figure femminili che a livello locale o internazionale hanno contribuito a cambiare e migliorare la nostra società. Tre i nomi proposti stamane, quello di Filomena Delli Castelli, la prima donna della Costituente, Maria Monsoni, la madre delle lotte di parità, e la poetessa Simone Beauvoir. Ma sono tante le donne che meriterebbero di avere l’intitolazione di una strada, di una piazza della città perché sono tantissime le donne che hanno influito in maniera positiva sulla storia del nostro Paese.
Oggi il Coordinamento ha posto in rilievo un ‘caso’ che la dice lunga sull’attenzione ancora insufficiente che, nonostante le belle parole e intenzioni sulle pari opportunità, viene prestata al mondo femminile: su 800 strade della città sarebbero appena 12, o poco più, quelle intestate a figure femminili. Una carenza assolutamente inaccettabile per una città e un’amministrazione comunale che ha inteso valorizzare, sin dal primo giorno, il ruolo delle donne, confermando la presenza in giunta di tre donne con ruoli e competenze di assoluto rilievo, occupandosi di lavori pubblici, cultura, turismo, ambiente, grandi eventi e volontariato. Senza dimenticare che per scelta abbiamo affidato la direzione di una struttura di rilievo assoluto come l’Aurum a una donna, dando massima rilevanza alla figura femminile. Sarà nostro dovere istituzionale incrementare l’azione di sensibilizzazione, anche nei confronti delle scuole, per accendere meglio i riflettori sul mondo femminile e su quanto molte donne ci hanno lasciato attraverso la loro azione, il loro impegno civile. Penso ad esempio al sindaco di Pescara Gabriella Bosco, scomparsa appena lo scorso ottobre, esempio di integrità politica, umana e professionale, alla quale sicuramente rivolgeremo i nostri pensieri per serbarne vivo il ricordo nei più giovani. Peraltro già stamane il Coordinamento di ‘Se non ora quando’ ha realizzato un blitz notturno tappezzando alcune strade con cartelli cartacei per ribattezzarle con nomi di personaggi di spicco femminili. Apprezzo e condivido l’appello lanciato stamane, un appello che però non deve vederci schierati in prima linea solo l’8 marzo, ma 365 giorni l’anno ben consapevoli dell’enorme contributo che le donne possono dare nella politica, nel sociale, nell’ambiente di lavoro, oltre che nella famiglia.