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Pescara,udienza per ricorso maggiore Polizia Municipale

da Redazione

PESCARA – Si è tenuta ieri l’udienza  dinanzi al Giudice del Lavoro sul ricorso presentato dal maggiore della Polizia municipale sottoposto al provvedimento disciplinare di sospensione dal lavoro in seguito al procedimento aperto a causa dell’episodio dell’auto di servizio parcheggiata all’interno dello Stadio ‘Adriatico-Cornacchia’ nel giorno della morte drammatica in campo del giovane calciatore del Livorno Piermario Morosini. L’Ufficiale ha impugnato il provvedimento, chiedendo, sulla base dell’articolo 700, un pronunciamento d’urgenza sulla sospensiva, per poi procedere successivamente con il merito. L’amministrazione comunale si è costituita contro tale ricorso e  ieri  il Giudice, dopo aver ascoltato le due parti in causa, ha aggiornato l’udienza al prossimo 28 giugno, con il probabile ascolto di alcuni testimoni.

Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia in merito all’udienza, ha detto:

la vicenda purtroppo riguarda una ferita aperta per la città e per l’intero Corpo della Polizia municipale, un Corpo professionalmente preparato, con livelli di eccellenza in ogni settore di attività, e che a Pescara rappresenta una delle ‘punte di diamante’ dell’amministrazione comunale. Purtroppo il 14 aprile scorso si è verificato un fatto drammatico, una tragedia che tutti abbiamo vissuto in prima persona, come se il giovane Morosini, morto sul campo dello Stadio, fosse un nostro figlio o fratello, e drammaticamente quell’episodio si è tragicamente intrecciato con la nostra Polizia municipale, a causa di un’auto di servizio parcheggiata dinanzi all’ingresso della curva Maratona, la stessa abilitata a garantire l’accesso in campo dei mezzi di soccorso. Il resto è storia nota: l’Ufficio della Commissione disciplinare del Comune ha aperto un procedimento, ha istruito un dibattimento con un contraddittorio con l’ufficiale e con i suoi legali e quindi ha adottato il provvedimento tecnico, e certamente non politico, che ha ritenuto opportuno, ossia ha inflitto al maggiore la sospensione dal lavoro per la durata di sei mesi. Ovviamente  i legali dell’ufficiale hanno presentato un ricorso d’urgenza dinanzi al Giudice del Lavoro contro il provvedimento ritenendolo, evidentemente, inadeguato, e hanno chiesto un pronunciamento immediato sulla base dell’articolo 700 per chiedere la sospensione dell’efficacia del ricorso sostenendo l’esistenza di un pregiudizio grave e irreparabile per il maggiore. Solo in un secondo momento si entrerà nel merito. Oggi c’è stata l’udienza, nel quale il Comune era difeso dall’avvocato del nostro ufficio legale, Lorena Petaccia, un’udienza, come prevedibile, di carattere interlocutorio, in cui le due parti hanno ciascuna illustrato le proprie motivazioni e, al termine, il giudice ha disposto l’aggiornamento dell’udienza al prossimo 28 giugno con l’ascolto dei testimoni.

 

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