PESCARA – Pubblichiamo un contributo del prof. Vito Giovannelli.
Alla processione di san Cetteo del 6 luglio scorso si è vista una nuova struttura processionale. L’urna di cristallo che contiene i resti mortali del Santo consegnata ai pescaresi dalla Curia di Chieti, il primo settembre del 1977, ha subìto una interessante modifica. Sul pianale alto del basamento dorato è stato collocato il braccio benedicente in argento di san Cetteo ( oreficeria settecentesca di scuola napoletana). A protezione del braccio benedicente e dell’urna è stata impiantata una cuspide in legno ad arco acuto, di sezione quadrangolare, con volute annodate alla estremità. Sovrasta la cuspide una croce latina. L’opera esteticamente equilibrata è stata realizzata dal maestro ebanista di Pescara Lino Grandonico.
Di fatto il maestro Grandonico ha creato un vero trono processionale!. L’idea della nuova struttura è del devoto Ivan De Vincentis e dell’ abate, don Francesco Santuccione. Al nuovo abate si deve anche lo spostamento, alla prima domenica di luglio, della festa del Protettore, in passato tenuta, invece, in agosto. Purtroppo la manifestazione venne interrotta nel 1961, dall’allora arcivescovo di Pescara Antonio Jannucci.
Si ringrazia il prof. Giovannelli per la sua collaborazione.