E’ quello che si aspetta il sindaco Albore Mascia riferendosi all’importante vertice che si terrà oggi sull’emergenza dragaggio
PESCARA – Oggi, 6 giugno, si terrà un nuovo e , si spera , finalmente risolutivo vertice sull’emergenza dragaggio a Pescara: attorno allo stesso Tavolo, convocato in Prefettura per le 10.30, si ritroveranno il sottosegretario all’Ambiente l’onorevole Giampiero Catone, Provincia, Direzione Marittima, amministrazione comunale, ma soprattutto i dirigenti dei tre Ministeri Ambiente, Infrastrutture e Trasporti, Ispra, Arta, Istituto superiore della Sanità e il dottor Lupo, Direttore generale del Ministero dell’Ambiente, oltre alla Camera di Commercio che porterà una delegazione dei rappresentanti di tutte le Organizzazioni di categoria che gravitano attorno allo scalo.
Obiettivo dell’incontro sarà quello di verificare la quantità esatta di sabbia che occorrerà dragare per restituire piena funzionalità al porto canale, verifica che partirà dagli ultimi rilievi batimetrici effettuati dall’Arta, e soprattutto se, sulla base di vecchie e nuove analisi, si possa effettuare lo sversamento in mare dei fanghi dragati.Tale procedura inevitabilmente accorcerebbe i tempi di intervento e soprattutto ridurrebbe i costi della lavorazione, consentendo di aumentare la quantità di materiale da estrarre.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia , in vista del vertice previsto, ha detto ieri:
in altre parole quella di domani sarà una riunione operativa, per programmare la prosecuzione del dragaggio del porto, fermo restando che lo stato di emergenza è stato ormai definitivamente ufficializzato con l’ordinanza di limitazione all’accesso emanata dalla Direzione marittima che, a sua volta, ha permesso alla Regione Abruzzo di avviare le procedure per l’erogazione dei de minimis, ossia degli indennizzi per l’impraticabilità del porto e quindi per compensare il mancato lavoro della marineria e degli operatori marittimi. A definire i contorni del vertice di domani è stato direttamente il sottosegretario Catone , ossia individuare l’iter necessario per arrivare al dragaggio del fiume, premettendo la necessità di effettuare analisi e rilievi per capire quanta sabbia dovrà essere portata via, un confronto che vedrà anche la presenza di Arta, Ispra e Istituto superiore di Sanità.
Quindi, sulla base delle valutazioni dello stesso Istituto superiore, capiremo se c’è la possibilità di sversare in mare il materiale dragato o, in alternativa, dovremo individuare immediatamente, ossia entro 4 giorni al massimo, dove poter portare quel materiale perché come ha ben sottolineato l’onorevole Catone il problema dell’insabbiamento dei fondali del porto non appartiene solo a Pescara, ma a tutti i porti d’Italia che però riescono a risolvere tale criticità.
Il sindaco ha altresì ricordato come Catone abbia sottolineato il ruolo e l’importanza di Pescara, quale porto di valenza nazionale, dove l’emergenza non è nata oggi, ma quattro, cinque, sei anni fa. Dopo l’incontro odierno, lo stesso sottosegretario non ha escluso la possibilità di adottare anche provvedimenti drastici, come l’ulteriore chiusura totale del porto per una settimana, dieci, venti giorni, il tempo necessario per una soluzione tempestiva della problematica.
Ha concluso il sindaco:
a questo punto, pur continuando a condividere come primo cittadino le preoccupazioni della nostra marineria e dei nostri operatori commerciali circa le sorti future del nostro porto canale dopo le ultime vicende grottesche che hanno ruotato attorno alla prima fase del dragaggio, tutte le Istituzioni si aspettano di poter lavorare domani con serenità: a Pescara ci saranno i massimi vertici ministeriali impegnati per risolvere una problematica urgente e quel lavoro si svolgerà nella massima trasparenza, alla presenza della stessa marineria e degli stessi operatori portuali che avranno modo di partecipare e di esprimere anche il proprio parere da esperti, ossia da uomini che ogni giorno navigano all’interno di quel porto e ne conoscono ogni angolo, ogni segreto. In altre parole, considerando anche che ormai l’ordinanza di limitazione di accesso al porto è stata firmata e che è partita la procedura degli indennizzi sulla quale nel giro di poche ore l’assessore regionale Febbo fornirà notizie, ci aspettiamo domani una giornata di responsabilità e impegno, da parte di tutti.