PESCARA – Si è svolto ieri un incontro in Comune alla presenza dell’Ato per effettuare le prime verifiche tecniche sull’emergenza allagamenti dopo la riunione allargata di lunedì scorso.Per scongiurare nuove emergenze ed evitare i disagi ai cittadini, è indispensabile l’immediato collaudo dell’impianto di sollevamento con annesse idrovore realizzato nella zona di Fosso Vallelunga e mai entrato in funzione ed è urgente la convocazione, entro una settimana, di una Conferenza dei Servizi tra Comune, Ato e Aca per stabilire in modo definitivo le rispettive competenze nella gestione e manutenzione delle condotte idriche, una Conferenza alla quale dovranno prendere parte sia i tecnici che gli amministratori degli Enti coinvolti. L’obiettivo è quello di riuscire ad attivare in tempi assai brevi quella condotta che nei giorni di pioggia consentirebbe di alleviare sicuramente e forse di ridurre al minimo i disagi nella zona dello Stadio, evitando gli allagamenti.
Il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi al termine del pre-vertice di ieri ,convocato in Comune , ha ricordato:
venerdì scorso Porta Nuova ha vissuto una situazione drammatica con l’allagamento completo di viale Primo Vere, via Celommi, via Marconi, via Elettra, via Tommasi dove dalle fogne sono rigurgitati liquami finiti nei garage delle abitazioni e negli androni dei palazzi. A questo punto occorre individuare un percorso da intraprendere per eliminare tali disagi che dipenderanno anche da un problema di manutenzione, ma soprattutto di adeguamento di una rete sotterranea ormai superata. Nel corso della prima riunione è stata affrontata la problematica inerente l’impianto realizzato a Fosso Vallelunga e mai entrato in funzione per l’assenza di un contratto di fornitura di energia elettrica.
Il progetto realizzato dall’Ato prevedeva in sostanza la realizzazione di una condotta che transita sul lato mare del marciapiede adiacente il Circolo tennis, in via Marconi e che capta le acque della strada e in parte di viale Pepe. All’incrocio tra via Marconi e viale Pepe è stata realizzata una vasca, un serbatoio di accumulo, da cui parte una seconda condotta che, transitando sul lato monte del marciapiede sempre adiacente il Circolo Tennis, corre in direzione nord-sud attraversando il rondò via Marconi-viale Pindaro, poi la seconda rotonda tra viale Pindaro-via Tirino per proseguire in via della Bonifica sino ad arrivare a Fosso Vallelunga. Le opere sono state ultimate a luglio 2010, ma riconsegnate solo a gennaio 2011, dunque un mese fa.
Ha detto ancora Foschi:
la linea tuttavia oggi non è funzionante perché manca il contratto per la fornitura di energia elettrica necessaria per attivare l’idrovora che, in caso di un forte afflusso d’acqua, deve scattare automaticamente per accogliere le acque stesse. Quindi oggi una volta che, a fronte di una pioggia intensa, il serbatoio di accumulo situato all’incrocio tra via Marconi e viale Pepe si riempie, ovviamente l’acqua trabocca e il sistema salta. Al contrario viale Pepe potrebbe essere alleviata se l’impianto entrasse in funzione, ma oggi a bloccare l’iter è il dibattito in atto tra i tecnici di Comune, Aca e Ato su quale Ente debba effettuare l’allaccio elettrico e il relativo contratto, che prevede una spesa pari a circa 6-8mila euro”. Stamane la problematica è stata rivista nel corso di un vertice tecnico con i responsabili dell’Ato e nel corso dell’incontro è emerso un altro paradosso : nell’ambito dello stesso appalto sono state realizzate in tutto tre linee.
La prima che passa in viale Pepe è stata attivata con contratto di fornitura di energia elettrica, la seconda che si trova sempre a Fosso Vallelunga, il cosiddetto ‘troppo pieno’, che ugualmente è stata messa in azione con contratto Enel, in entrambi i casi i contratti sono stati intestati all’Aca; la terza, quella che dall’incrocio tra via Pepe-via Marconi deve spingere l’acqua verso Fosso Vallelunga non è stato attivato perché l’Aca non ha ritenuto di dover stipulare il contratto con l’Enel, e non si riesce a comprendere perchè lo stesso Ente abbia effettuato i primi due contratti e non il terzo, impedendo di fatto anche il collaudo dell’impianto.
A questo punto l’amministrazione comunale già stamane ha ribadito la richiesta, che andremo a formalizzare all’Aca in una nota ufficiale, di collaudare subito l’impianto per consentire al Comune di prenderlo in consegna, come previsto nel contratto; inoltre entro sette giorni verrà convocata una Conferenza dei servizi che vedrà la presenza di amministratori e tecnici di Comune, Aca e Ato, vertice nel corso del quale rileggeremo anche gli atti e i contratti con i quali è stata ceduta ad Ato e Aca la gestione delle reti idriche cittadine per individuare in modo chiaro e preciso le rispettive competenze nella manutenzione delle condotte. L’obiettivo è risolvere subito la situazione per evitare una nuova emergenza allagamenti al primo temporale.