PESCARA – L’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli al termine del vertice del Centro Operativo Comunale ,convocato per tracciare un aggiornamento della situazione sul territorio comunale,ha reso noto che è stata notificata ieri pomeriggio la prima ordinanza di revoca dello sgombero dell’abitazione situata in via Catani di una delle sei famiglie evacuate sabato scorso, nel frattempo divenute otto, in seguito al verificarsi di alcune frane determinate dalla violenta alluvione che ha colpito Pescara tra il primo e il 3 dicembre. La famiglia potrà tornare a dormire e vivere nella propria casa, mentre i tre privati, proprietari dei terreni franati, avranno tempo ancora fino a sabato per ottemperare all’ordinanza firmata ieri e già notificata, di messa in sicurezza delle aree che minacciano la viabilità carrabile. In caso contrario interverrà il Comune con la relativa denuncia alla Procura della Repubblica e il recupero delle somme spese. Resta invece per ora congelata la situazione per le due frane più a rischio, in quanto a ridosso di abitazioni, in via Colle Breccia e in strada Colle Santo Spirito dove i geologi hanno richiesto più tempo per le proprie valutazioni, trattandosi di una situazione molto più complessa.
“Nella giornata odierna – ha spiegato l’assessore Fiorilli – sono proseguiti i sopralluoghi sulle frane degli otto geologi incaricati dall’amministrazione comunale, indagini che nel pomeriggio, come primo atto, ci hanno consentito di revocare l’ordinanza di sgombero scattata sabato scorso in via Catani, al civico 38, a carico di una famiglia di 4 persone che da oggi possono far rientro a casa. I geologi, in questo caso, hanno verificato un evento franoso in atto in corrispondenza della scarpata laterale di via Catani, con un fronte di distacco di 110 metri, con la probabilità di attivazione di un’ulteriore massa di terreno oltre quella già movimentata. Tuttavia gli stessi geologi hanno anche indicato gli interventi di massima urgenza da attivare e da ieri abbiamo emesso l’ordinanza nei confronti dei proprietari privati dei terreni oggetto della frana per la messa in sicurezza immediata della scarpata e il taglio degli alberi pericolanti.E nell’ordinanza – ha ricordato l’assessore Fiorilli – abbiamo comunicato che nel caso del mancato adempimento entro il termine di due giorni dalla notifica dell’ordinanza stessa, l’amministrazione comunale provvederà direttamente nei termini di legge, con rivalsa di spese e trasmetterà il relativo rapporto all’Autorità giudiziaria. Invece restano ancora congelate le altre situazioni di forte rischio, ossia lo sgombero delle abitazioni di Colle Breccia e di Strada Colle Santo Spirito dove sono ancora in corso le indagini dei geologi vista la complessità delle situazioni di frana e i rischi a carico della popolazione, rischi che meritano un approfondimento per l’adozione di misure di massima cautela. Intanto anche domani proseguiranno le indagini dei geologi e a tal fine resta per ora ancora operativo il Centro Operativo Comunale”.