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Pescara,via Pantini:inaugurata area sgambettamento cani

da Redazione

taglionastro inaugurazione area di sgambettamento via PantiniIntitolata a Romeo, il cane di quartiere-mascotte di Pescara, scomparso nel 2008

PESCARA – Taglio del nastro ufficiale per l’area di sgambettamento per gli amici a quattrozampe in via Pantini.Ieri la inaugurazione alla presenza del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ,dell’assessore ai Parchi Roberto Renzetti, di decine di cittadini, tutti ovviamente accompagnati dai fedeli amici, e dei  volontari del Dog Village, con Carmelita Bellini.Per l’occasione è stata scoperta una targa intitolata a  ‘Romeo’, il cane di quartiere-mascotte di Pescara, scomparso nel 2008.L’area  è  divisa attraverso una rete leggera in tre mini-lotti in modo da poter tenere distanti i cani di taglia grande da quelli più piccoli, e opportunamente protetta dalla rete stessa e da tre cancelli dalla strada.
“Tutti ricordano quelli che sono stati per anni i problemi di via Pantini – ha detto il sindaco Albore Mascia -. Nei cinque anni di amministrazione ho incontrato decine di volte i residenti del posto che mi hanno rappresentato la recrudescenza, proprio in questa strada, del fenomeno della prostituzione, favorita dalla posizione particolarmente appartata della strada, compresa tra la Riserva naturale e abitazioni singole. Ogni sera, come raccontavano i residenti, sei o sette peripatetiche si appostavano nella zona già dal pomeriggio per cominciare a lavorare, spesso non solo adescando il proprio cliente, ma fermandosi a consumare i propri rapporti a pagamento nella stessa via Pantini, incuranti dei residenti. Per mesi abbiamo studiato la situazione cercando di adottare, di volta in volta, anche a titolo sperimentale, iniziative che potessero essere un deterrente utile a eliminare il fenomeno e a restituire la dovuta tranquillità alle famiglie presenti. Abbiamo emanato ordinanze sindacali, non solo quella più generale con la quale abbiamo vietato non l’esercizio della prostituzione, ma l’uso di abiti succinti e il fermare le auto sul ciglio della strada creando situazioni di pericolo, ma anche provvedimenti sindacali specifici, vietandoinaugurazione area di sgambettamento via Pantini, ad esempio, il transito veicolare nella strada nella fascia oraria compresa tra le 20 e le 6 del mattino successivo, con l’unica eccezione dei residenti. Poi abbiamo istituito controlli costanti, pattugliamenti, e interventi strutturali, abbiamo istallato torri faro che illuminano a giorno via Pantini e via Silone. Abbiamo effettuato opere di bonifica e pulizia, ripetuti nel tempo, per rimuovere giacigli improvvisati e rifiuti di ogni genere derivanti dall’attività del meretricio. Abbiamo costituito una squadra specifica della Polizia municipale che effettua continuamente controlli antiprostituzione al mattino e sino alle 22 della sera, ogni giorno, per poi lasciare spazio, di notte, alle altre Forze di Polizia. Ma soprattutto siamo andati avanti con un altro progetto, ossia l’installazione di una recinzione alta due metri, lungo l’intero asse stradale, 470 metri lineari: il progetto è costato 19mila euro pronti in cassa ed è stato sottoposto anche all’approvazione della Sovrintendenza ai Beni Ambientali. Ovviamente abbiamo scelto una rete, di colore verde, proprio perché fosse adeguata alla Riserva. L’obiettivo era chiaro: sottrarre quell’area alle peripatetiche, installando una rete che ne impedisse l’utilizzo improprio. A quel punto, però, è arrivata la seconda idea, ovvero quella di dare una finalità, di individuare un possibile utilizzo per quella superficie, un utilizzo che fosse compatibile con l’assetto assegnato alla superficie ed è stato in quel momento che, con il nostro ufficio parchi e con l’assessore delegatoPescara inaugurazione area di sgambettamento via Pantini Roberto Renzetti, abbiamo pensato di adibire il terreno recintato ad area di sgambettamento per i cani, un’area peraltro riservata, facilmente raggiungibile, e separata dalla Riserva naturale, pur essendo su un terreno annesso al parco dannunziano stesso. A tal fine abbiamo anche creato dei settori separati, ovvero abbiamo installato tre diversi cancelli d’ingresso che permettono ai nostri operatori di entrare per pulire, lavare e igienizzare la superficie, e al tempo stesso quei tre cancelli danno accesso a tre settori separati dell’area di sgambettamento, in modo da consentire una possibile separazione tra animali di grossa taglia e quelli più piccoli. E a quanto pare la nostra scelta ha avuto successo, visto che ogni giorno l’area, comunque aperta al pubblico qualche giorno fa, non appena sono stati completati i lavori, è frequentata da oltre 70 animali con relativi proprietari, una quantità che rende ancora più importante la separazione decisa all’interno della superficie, nella quale invitiamo i cittadini a venire con i propri cani, evitando l’area della Riserva naturale, dove potrebbero esserci interferenze con gli spazi per i bambini. Infine la denominazione – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia -: abbiamo deciso di intitolare l’area a un cane speciale che per anni è stato la mascotte di Pescara, un cane che era famoso perché amava accompagnare qualunque iniziativa si organizzasse, dunque i concerti, gli eventi, il passaggio delle bande musicali, gli scioperi degli studenti, un cane famosissimo a piazza Salotto e parlo di Romeo, il cane di colore rossiccio che con la sua scomparsa, nel 2008, ha commosso l’intero territorio. Bene, da oggi ricorderemo quel grosso cane, immagine della bontà e della festosità tipica degli amici a quattrozampe, dando il suo nome alla superficie di sgambettamento”.

Subito dopo il sindaco Albore Mascia, l’assessore Renzetti e la volontaria del Dog Village Bellini hanno scoperto la targa.

“Ovviamente – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – chiedo ai fruitori di tale spazio di essere le nostre ‘sentinelle’, e di allertarci subito nel caso si accorgano di danneggiamenti, della rete tagliata o di altre problematiche per permetterci un pronto intervento. Mentre nei prossimi giorni valuteremo la possibilità di affidare la gestione dello spazio ai volontari del dog village”.

 

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