PESCARA – Oggi, 20 maggio, dalle ore 8.30 alle ore 13.30,nella sala Tinozzi della Provincia di Pescara in piazza Italia 30 verrà reso noto il bilancio del primo anno del progetto “IRIS”, che riguarda la violenza di genere verso le donne italiane e migranti e si occupa non solo di effettuare una ricerca in questo campo particolare ma anche di sperimentare degli sportelli specializzati per fornire un aiuto concreto alle donne e giovani vittime di violenza.
In Abruzzo, e più specificatamente tra Pescara e Teramo, i servizi socio-sanitari sono carenti di figure specializzate per affrontare le problematiche connesse alla violenza sulle donne, così come mancano luoghi e tempi per farsi carico di questa problematica specifica.
L’illustrazione dei dati della ricerca sarà affidata a Maura Misiti del Cnr, Roberta Pellegrino dell’Associazione Ananke, e Gemma Nicolàs Lazo dell’Università autonoma di Barcellona. A presentare il progetto sarà Stefania Campisi, di “Le onde onlus” (capofila) per poi passare la parola ai partner coinvolti, e cioè i rappresentanti di Comune e Provincia di Pescara e Provincia di Teramo, Asl di Pescara e Teramo, Associazione Adi Pescara e Associazione Iris Teramo. Seguirà una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di rappresentanti dell’ambulatorio immigrati della Asl di Pescara, dei consultori familiari e del Pronto soccorso, dell’Ufficio immigrazione della Questura di Pescara, del Melting Point (Teramo) e dell’Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Teramo. Le conclusioni saranno affidate a Tiziana Zannini della commissione per la prevenzione e il contrasto delle mutilazioni genitali femminili del Dipartimento per le Pari opportunità.
Il progetto Iris si concretizza in una ricerca-azione su “Violenze e abusi commessi nei confronti di donne e giovani donne” quando queste violenze sono legate a pratiche tradizionali dannose e ai loro effetti. Tra le pratiche esaminate nella ricerca ci sono il matrimonio forzato, i rapporti sessuali obbligati, la fuitina, le mutilazioni genitali e le molestie sessuali con particolare attenzione alle donne immigrate e ogni forma di violenza di genere commessa nei confronti delle donne. In Italia sono interessate al progetto due regioni, Abruzzo e Sicilia, insieme alla regione spagnola della Catalogna.
L’appuntamento odierno sarà anche l’occasione per presentare le giornate di studio che prenderanno il via il 15 giugno per andare avanti fino ad ottobre tra Pescara e Teramo finalizzate ad approfondire con gli operatori dei servizi socio-sanitari le tematiche al centro di questo progetto. Sarà inoltre pubblicizzata e distribuita una “guida” con tutte le informazioni utili sul servizi rivolti agli immigrati presenti sul territorio di Pescara e su quello di Teramo.