PESCARA – Dalla scorsa notte è scattata una maggiore sorveglianza di un’area particolarmente critica di Pescara, quella dell’Ospedale Civile.Infatti dopo gli episodi di cronaca, verificatisi al Pronto Soccorso è stato convocato il Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza che ha deciso un pattugliamento notturno costante, con passaggi improvvisi e soste prolungate, che consentirà di tenere sotto stretto controllo l’area suddetta.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, che lo scorso 19 aprile aveva preso parte alla seduta del Comitato, ha ripercorso:
in pochi giorni i medici e il personale infermieristico dell’ospedale civile sono stati protagonisti involontari di alcuni fatti di cronaca, ossia aggressioni fisiche da parte di utenti in stato di alterazione alcolica, o anche da parte di congiunti di altri pazienti. Episodi che hanno riproposto la necessità di potenziare i sistemi di controllo, pur presenti, anche se con l’attenzione a non creare una situazione di allarmismo. Effettivamente il punto nevralgico realmente da attenzionare all’interno del nosocomio è senza dubbio costituito dal Pronto Soccorso, primo front office di notte di ogni genere di disagio, e d’altro canto unica via di accesso all’ospedale aperta nelle ore notturne, dopo che la Direzione generale della Asl ha opportunamente disposto, già anni fa, la chiusura di tutti gli altri varchi.
Ovviamente il Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza ha raccolto gli appelli lanciati dalla Asl stessa circa un potenziamento delle forme di tutela all’interno della struttura e ha predisposto le opportune misure: pattuglie dell’Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico e dei Carabinieri effettueranno una serrata attività di indagine e vigilanza nei pressi del Pronto Soccorso, attraverso continui passaggi delle pattuglie automontate con soste nelle ore serali e notturne, da realizzare almeno ogni ora. E durante tale attività di prevenzione, gli agenti dovranno assumere contatti costanti con il personale medico e paramedico per monitorare la situazione e raccogliere eventuali segnalazioni. Tale attività siamo certi che rappresenterà un utile deterrente contro fenomeni di microcriminalità, utile a proteggere e tutelare pazienti e personale impegnati all’interno del Pronto soccorso. Chiunque pensi di poter andare al Pronto soccorso per mettere a soqquadro ambulatori e scatenare il panico tra i presenti, saprà d’ora in avanti di potersi imbattere in una pattuglia delle Forze dell’Ordine impegnata in un’efficace azione di prevenzione.