PESCARA – Sport, salute, ma soprattutto legalità, per tutelare gli interessi e i diritti dei consumatori, degli sponsor ufficiali e di tutti gli operatori del mondo sportivo, contro la contraffazione e il marketing d’imboscata. In occasione dell’approdo dei campionati italiani FIDAL 2023 a “Pesgara per la legalità”, kermesse su legalità, sport e salute organizzata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, in collaborazione con il Centro Sportivo della Guardia di Finanza, la Prefettura, le altre Istituzioni del territorio e l’A.S.D. “Passologico”, le Fiamme Gialle attivano il piano d’azione “Insidias” per contrastare e prevenire il tarocco dei marchi e dei prodotti sportivi e la pratica illegale della pubblicità parassitaria.
L’ambush marketing, infatti, è un’ormai sempre più diffusa iniziativa promozionale che ha luogo quando un’inserzionista non autorizzato lega il suo marchio ad un evento mediatico sportivo, di rilievo nazionale o internazionale, a scapito di sponsor e partner ufficiali. Lo scopo è quello di avvantaggiarsi della risonanza e della popolarità dell’evento per conseguire un vantaggio commerciale illecito, senza sopportare costi di contratti merchandising.
L’ambush marketing può essere praticato by association, quando, appunto, un marchio si “spaccia” per sponsor ufficiale della competizione con uno stile diretto di marketing, di solito eseguito associando il marchio con un atleta che partecipa alla competizione sportiva, oppure by intrusion, quando questi marchi sono presenti alle manifestazioni con bancarelle, consegnando omaggi agli spettatori o posizionando manifesti e cartelloni sul luogo dell’evento o nelle aree circostanti.
In quest’ottica, i campionati assoluti di atletica leggera 2023, essendo una competizione molto seguita e attesa, potrebbero allettare i marchi che ne vogliono utilizzare l’attenzione e l’interesse, schierando iniziative che ne sfruttino la popolarità.
Per questo, le verifiche dei finanzieri, coordinati dal Comando Provinciale di Pescara, verranno svolte nell’ambito del controllo economico del territorio, al fine di rilevare eventuali attività di contraffazione, comunicazione e commercializzazione parassitarie, svolte in concomitanza dei campionati nazionali, da parte di soggetti non autorizzati. Illeciti amministrativi per i quali l’Agcom può comminare multe che partono da 100mila euro, fino a raggiungere il tetto dei 2,5 milioni di euro.
Il piano d’azione “Insidias”, quindi, è stato ideato soprattutto per anticipare e rimuovere gli esiti negativi della pubblicità illegale. Queste attività infatti sono dannose per gli organizzatori dell’evento, che subiscono lo sfruttamento gratuito del logo e dell’immagine di questo, per gli sponsor ufficiali, i quali hanno pagato per acquisire i diritti commerciali ma vedono altri marchi concorrenti avere un impatto mediatico maggiore e, soprattutto, per i consumatori, poiché campagne di questo tipo possono generare la convinzione diffusa che il prodotto, magari anche realizzato con materiali non sicuri, goda di una formale copertura di sponsorizzazione, in realtà inesistente.
L’obiettivo è quello di garantire una comunicazione commerciale onesta, veritiera e corretta, a tutela dei diritti dei right owners e del pubblico dei consumatori, per contribuire ad un ordine giuridico di mercato fondato su concorrenza leale e libertà di autodeterminazione economica dei cittadini.
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