La senatrice PD: “La Regione cambi passo sulla cultura”
L’AQUILA – “Sarebbe davvero importante se il Comune di Celano adottasse il provvedimento suggerito dall’ onorevole Piccone, a testimonianza che la Sinfonica Abruzzese appartiene all’ intera regione. È abruzzese, appunto, sebbene sia stata fondata da aquilani lungimiranti. Deve essere considerata patrimonio dell’intero territorio, dal momento che è una delle dodici orchestre riconosciute a livello nazionale. Non è un caso che il Ministero abbia assegnato un contributo di quasi 1 milione e mezzo proveniente dal fondo per lo spettacolo. Nessuna istituzione culturale in Abruzzo gode di un contributo statale tanto elevato. La nostra orchestra non è mai stata di destra o di sinistra. E’ di tutti e tutti dobbiamo contribuire a salvarla”.
Lo dichiara Stefania Pezzopane.
“La vicenda dell’Istituzione Sinfonica sta mettendo a dura prova la tenuta della maggioranza in Regione- prosegue la senatrice– E’ paradossale che la sopravvivenza di un’Istituzione culturale possa compromettere la vita della maggioranza. E sorprende che il centrodestra, invece di contribuire alla salvezza in Consiglio regionale abbia scelto la strada omicida dell’ostruzionismo, con cui non ha dato una mano. Sono certa che il collega Filippo Piccone, oltre a proporre un contributo del Comune di Celano, aiuterà a richiamare i suoi ad una maggiore responsabilità, se davvero gli stanno a cuore le sorti della Sinfonica.
Ma le responsabilità della maggioranza sono evidenti e sconcertanti.
Una maggioranza che si era già incrinata con la vicenda dei punti nascita. Ho più volte ammonito il Presidente della giunta e l’assessore alla sanità Paolucci che i tagli dei punti nascita avrebbero fatto emergere un problema di territori. Qualche volta bisogna saper scendere dal piedistallo e cimentarsi con i problemi dei cittadini, capendone le necessità. Non si può proseguire con la politica del finto riformismo, basato solo sui tagli.
La stessa cosa vale per la cultura. I tagli prodotti dall’ex giunta di centro destra ci sono bastati e hanno già prodotto abbastanza danni a L’Aquila. Abbiamo già conosciuto il volto della Regione matrigna. Il centrosinistra dovrebbe avere la lungimiranza di cambiare passo, di trovare una via diversa. È troppo semplice far quadrare i conti, tagliando le spese. Il compito di una politica illuminata dovrebbe essere quello di avere un progetto culturale di spessore.
Ho proposto diverse volte al presidente D’Alfonso e a Giovanni Lolli di individuare criteri di finanziamento diversi per progetti ed istituzioni. Le istituzioni che appartengono al FUS dovrebbero poter contare su un’attenzione diversa, dal momento che il mancato finanziamento dei territori metterebbe a rischio anche il finanziamento del Ministero, che di recente ha dimostrato di avere a cuore le istituzioni della nostra regione, più della giunta regionale stessa. Inoltre andrebbero individuati altri criteri per finanziare i grandi eventi ed infine si dovrebbe concedere ai Comuni le capacità economiche di finanziare progetti più locali. Al contrario i Comuni vengono lasciati da soli a garantire la sopravvivenza delle loro emergenze culturali.
Ci vuole una scossa d’orgoglio e di vero riformismo”.
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