In seguito alla brutale vicenda della ragazza violentata, molteplici i commenti e nuova proposta dell’Assessore Pezzopane
PIZZOLI (AQ)- Ancora sotto shock l’aquilano per il gravissimo episodio di violenza a danno di una giovanissima ragazza di appena vent’anni. I commenti, le polemiche e le ipotesi non tacciono ancora: accaduto dentro o fuori la discoteca? e se in quella zona ci fossero stati maggiori controlli? uno o più uomini a violentarla? Nulla importa o per lo meno tutto secondario rispetto al disgusto e al dolore di una spensieratezza spenta al freddo in una notte aquilana, precisamente a Pizzoli, a una temperatura che da quelle parti di questi tempi scende ben al di sotto dello zero.
Una ragazza di vent’anni stuprata in maniera malvagia; ora ricoverata all’ospedale San Salvatore del capoluogo abruzzese, in condizioni gravi anche se non in pericolo di vita! Ciò rimbomba nella testa di ogni genitore che vede uscire i propri figli con gli amici o nei giovani che si riuniscono per divertirsi, una notte come tante degne di essere vissute all’insegna dell’ allegria tramutata in orrore!
Il presunto colpevole un giovane militare che sarebbe stato visto con gli indumenti sporchi di sangue non lontano dal luogo dello stupro e riconosciuto in compagnia di altri commilitoni mentre parlava con la studentessa, la sera della violenza. E’ stato fermato dai Carabinieri, ma avrebbe negato le accuse, confessando agli interrogatori di un rapporto sessuale consenziente. La sua versione dovrà essere confrontata con quanto dice la vittima e con gli esami tecnico scientifici.
Uno stupro calcolato e lucido che ha lasciato il piccolo comune dell’aquilano interdetto; duro infatti, il commento del sindaco di Pizzoli, Angela D’Andrea che ha condannato duramente l’episodio:
E chiedo alle autorità di catturare al più presto i responsabili e che questi paghino per l’atto orrendo che hanno compiuto.
Allibita anche Stefania Pezzopane, assessore alle politiche sociali del Comune de L’ Aquila che richiede formalmente la costruzione di Casa Antiviolenza:
Al dolore ed allo sgomento che ci hanno colto nell’ apprendere di questo nuovo orribile caso di violenza su una donna, aggiungo l’urgenza di costruire in città la Casa Antiviolenza. Un luogo dove le donne possano ricevere aiuto e calore, protezione e coraggio; dove si alimenti e cresca la cultura del rispetto.
Torno allora a sollecitare il Ministro Fornero perché sia testimone dei tempi che cambiano, perché i fondi ex Carfagna, dirottati dalla perversione politica di Berlusconi e Chiodi sulle diocesi abruzzesi e sull’assessorato di parità della regione Abruzzo, vengano destinati alla realizzazione del Centro Antiviolenza a L’Aquila, così come previsto.
e continua l’assessore affermando che sia il momento giusto per promuovere una nuova realtà:
Un caso di violenza sessuale sia di per sé una verifica più che sufficiente a testimoniare la necessità di venire incontro alle loro richieste che altro non rappresentano se non le esigenze di una società sana che rispetta le donne e la loro sessualità e non intende più mortificarle come usa fare, col garbo cui oramai ci ha abituati, l’ex ministro Giovanardi, paragonando il bacio tra due donne al ribrezzo suscitato da una pipì in pubblico.
e conclude rivolgendo un pensiero alla giovane e alla collettività:
Mi auguro abbia la forza ed il coraggio di superare la solitudine di un tragico momento come quello che sta vivendo. Noi le siamo vicini.
Sono persuasa dall’idea che sia necessario diffondere una nuova cultura lontana dagli abusi e dalle violenze, dai luoghi comuni e da quella bruttissima abitudine che purtroppo è ancora in uso, di addossare la colpa delle violenze sulle stesse donne che le hanno subite, la cui libertà sacrosanta di vivere viene scambiata, spesso, per mera provocazione.
Si susseguono anche sui social network, le manifestazioni di sdegno e di condanna nei confronti dell’accaduto; il Centro Antiviolenza per le donne dell’Aquila ha già annunciato di volersi costituire parte civile :
Siamo piene di questo dolore sordo mescolato a rabbia intensa perché ancora una volta uno, due, tre, quattro uomini o ragazzi, quale che sia la loro età ed il loro passaporto, hanno disposto del corpo di una donna come di un personale territorio di caccia, segnando con crudeltà la vita di questa ragazza, interrompendo i suoi sogni, leggeri e intatti come possono esserlo a vent’anni.
Dura anche la reazione della consulta degli stranieri :
E’ un atto di inaudita violenza quello che è successo sabato notte a Pizzoli con lo stupro di una ragazza di 20 anni e sul quale le indagini continuano da parte dei Carabinieri del nucleo operativo di L’Aquila.
ha commenta il presidente della consulta degli stranieri al comune di l’Aquila Gamal Bouchaib, continuando:
Processare i responsabili aldilà di qualsiasi connotato etnico o di razza è un atto di civiltà e giustizia sociale al quale nessuno di noi può esimersi in un momento di grande ricostruzione del tessuto sociale che deve avere tra i suoi pilastri la sicurezza delle donne.
Le nostre associazioni stanno verificando la possibilità di costituirsi come parte civile se ci sarà bisogno ma invitiamo tutti istituzioni e politica ad una riflessione approfondita su ciò che sta accadendo nel nostro territorio.
Più clemente invece, il commento del parroco di Pizzoli su facebook che invoca il pentimento nel colpevole :
Signore, un’atroce violenza è accaduta in mezzo a noi. Una giovane è stata violentata la scorsa notte. Signore, ti prego, sostieni questa ragazza, aiutala a sentire la dolcezza del tuo abbraccio che lenisce ogni dolore. Il suo sorriso la sua capacità d’amare, il suo futuro sono nelle tue mani.
Fa’ che si penta chi ha commesso questo atroce delitto e che questa ragazza e la sua famiglia non debbano vivere anche l’esperienza di una giustizia troppo lenta o addirittura ingiusta!
Tutti sperano che non rimanga solo un fatto di cronaca.