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Piano Città,Pd: “Pescara bocciata, sfumano i finanziamenti statali”

da Redazione

PESCARA – I Consiglieri Comunali del Pd Enzo Del Vecchio, Gianluca Fusilli e Alberto Balducci in una nota sottolineano  la esclusione del Comune di Pescara dai finanziamenti del bando “Piano Città” del Ministero delle Infrastrutture  e invitano l’Amministrazione comunale a utilizzare  le poche risorse ancora disponibili per le emergenze sociali che si evincono dal  Piano Città stesso, tralasciando quegli interventi  che mal  si addicono alla  crisi di questo periodo.Recita la nota:

Una bocciatura, quella del Piano Città da parte del Ministero delle Infrastrutture, per il Comune di Pescara che è figlia di quell’altra bocciatura data al Sindaco dai cittadini di Pescara che lo hanno relegato agli ultimi posti della classifica nazionale di gradimento.
Al programma per la riqualificazione urbana, promosso dal Ministero delle Infrastrutture con il D.L. 22.06.2012 n. 83 “Misure urgenti per la crescita del paese”, evidentemente già ampiamente annunciato ai comuni prima dell’emanazione del decreto, il Comune di Pescara aderiva con una iniziativa denominata “Progetto abitare Pescara”, deliberata dalla Giunta comunale con atto n. 363 del 01.06.2012, con la quale ci si proponeva di cogliere due obiettivi: da un lato dare una risposta alla emergenza abitativa di tipo sociale e dall’altro recuperare la carenza di strutture dedicate agli asili nido.
Un articolato ma anche parcellizzato e frammentato intervento, per un importo globale di €. 13.628.607,81 che si sarebbe dovuto realizzare nelle seguenti località, con:

 

localizzazione

n. alloggi

n. posti alunni

Costo €.

Via Strada Raiale Vecchia

15

30

2.862.623,47

Via A. Volta

9

25

1.798.588,72

Via Tirino

25

45

5.403.064,15

Via della Bonifica

9

45

3.564.331,48

TOTALI

58

150

13.628.607,81

Ma, l’occasione era troppo ghiotta per non recuperare preziose risorse economiche, soprattutto in un tempo di grandi difficoltà della vita del nostro Paese, per non farsi tentare anche con la presentazione di un nuovo programma.
Infatti, prima con la deliberazione di Giunta Comunale di indirizzi n. 547 del 09.08.2012 e successivamente con la deliberazione di Giunta Comunale n. 644 del 05.10.2012, l’amministrazione Mascia si proponeva per avere un finanziamento per circa 6 milioni di euro attraverso il progetto denominato “Pescara Ovest”, per complessivi €. 210.958.312,00, che conteneva tutte le infrastrutturazioni pubbliche e private di quell’area e precisamente:
1. Realizzazione di edilizia privata residenziale convenzionale e libera, edilizia commerciale, direzionale e relative urbanizzazioni di:
a. Piano Particolareggiato n. 7 subambito A;
b. Piano Particolareggiato n. 7 subambito B;
c. Programma Urbanistico Edilizio – PUE – 8.24;
d. Programma Integrato di Intervento area Fater.
Di fronte a questa miscela di insipienza e di aleatorietà di una visione strategica del nostro territorio capace di coniugare riqualificazione e sviluppo urbanistico-sociale-infrastrutturale, non deve essere stato difficile per la Cabina di Regia, istituita dal Ministero delle Infrastrutture, BOCCIARE le proposte avanzate dal comune di Pescara.
Una bocciatura che risulta ancor più dolorosa nell’evidenziare che Pescara è stata inserita tra le venti Città d’Italia destinatarie degli interventi della ZFU – Zona Franca Urbana – e cioè tra quei territori maggiormente attenzionati dal Governo nazionale per misure di intervento per la riqualificazione territoriale, delle strutture produttive e dei livelli di assistenza sociale.
Dopo il fallimento programmatorio nella individuazione di progetti ed interventi finanziabili con il “Piano Città” ai cittadini pescaresi viene anche lasciato trasparire una possibilità di recupero in futuro di queste meraviglie nonostante il Ministro Clini, nel presentare i risultati del progetto, non abbia parlato di ulteriori fondi da destinare ancora al Piano Città.
Ora non rimane che augurarsi un minimo di buon senso da parte di Mascia & C. affinchè destinino le poche risorse ancora disponibili per quelle emergenze sociali, così abilmente evidenziate con il Piano Città, e abbandonino quegli interventi di puro egoismo che mal si conciliano con la crisi di questi giorni.

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