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Piano D’Orta, Sito ex Montecatini: partono i lavori di bonifica

da Redazione

cantiere edisonBOLOGNANO  – Il  capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa e il sindaco di Bolognano, Guido Di Bartolomeo , in una nota congiunta, rendono nota l’apertura odierna del cantiere per l’inizio dei lavori di bonifica nell’Area Piano d’Orta interna al Sin di Bussi sul Tirino nel Comune di Bolognano e di proprietà della società Moligean.

Una data, memorabile – quella odierna – in cui finalmente inizia un iter di attività di risanamento molto atteso per un disastro ambientale che, parallelamente alle discariche di Bussi, versava in una vergognosa situazione di stallo. Nello specifico, vengono anticipati, rispetto al progetto complessivo di bonifica, i lavori previsti nella fase due – spiegano Testa e Di Bartolomeo – cioè opere di scavo e smaltimento dei rifiuti speciali, poiché sono gli unici che non interferiscono con gli edifici posti nelle immediate vicinanze, così come da autorizzazione del Ministero dell’Ambiente con Decreto 76 del 9 luglio 2020. La Edison responsabile della contaminazione , fa sapere che gli interventi in questione si concluderanno nell’arco di due anni e saranno coordinati ed eseguiti dalla società appaltatrice Sersys Ambiente S.r.l. Per le fasi 1 e 3 si attende l’esito del ricorso in merito alla problematica legata alla stabilità degli edifici del vecchio sito industriale che dovrebbero essere abbattuti.

Esprimiamo soddisfazione per quello che rappresenta un grande passo avanti sull’annosa vicenda, segno del grande impegno della Regione Abruzzo e dell’amministrazione comunale di Bolognano. Un lavoro di sinergia, che ha visto l’ultimo dei sopralluoghi operativi nel giugno scorso , insieme con la cittadinanza , che aveva un unico obiettivo, quello di intraprendere decisioni tempestive e di non sottostare un solo giorno in più alle pastoie burocratiche né tanto meno alle liti tra le parti. Risposte concrete al territorio, anche e soprattutto alla luce dei dati allarmanti circa i danni alla salute sulla popolazione che vive nelle zone adiacenti, che purtroppo hanno evidenziano un aumento esponenziale delle malattie tumorali. Non abbiamo mai ceduto di un millimetro per l’ottenimento del miglior obiettivo ambientale e continueremo a seguire l’intero caso e l’andamento dei lavori – concludono Testa e Di Bartolomeo – finché non riusciremo a scrivere la parola fine”.

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