Presentata dall’Amministrazione la variante al Piano di Recupero del Patrimonio Urbanistico Edilizio
MONTESILVANO (PE) – L’Amministrazione Comunale ha presentato ieri, 13 aprile, la variante al Piano di Recupero del Patrimonio Urbanistico Edilizio (P.R.P.E.) di Montesilvano Colle. In un clima raccolto ed in un ambiente raffinato, frutto di un sapiente restauro che ha riportato al suo originario splendore gli ambienti della dimora storica di Casa Briga, si è svolto il convegno dal titolo Un borgo da valorizzare. Il piano di recupero per Montesilvano Colle.
All’incontro hanno partecipato il Sindaco Francesco Maragno, il prof. Antonio A. Clemente, docente di Urbanistica – Dipartimento Architettura Università G. d’Annunzio Chieti – Pescara, l’arch. Marco Volpe, esperto storico e consulente per la variante al Piano di Recupero e l’arch. Valeriano Mergiotti, Dirigente Settore Pianificazione e Gestione Territoriale del Comune di Montesilvano.
L’apertura dei lavori è stata affidata al Sindaco che ha parlato, a proposito del Borgo, di patrimonio inespresso e di come il piano di recupero, adottato con D.G. n° 53 del 12 marzo 2018, non debba essere considerato un punto di arrivo ma un punto di partenza, affinché nel prossimo futuro si possa non solo ridare dignità estetica ad un parte della Città che custodisce un prezioso patrimonio storico ancora poco conosciuto agli stessi montesilvanesi, ma anche consentire al Borgo di diventare parte di un’offerta turistica in grado di attrarre una domanda nazionale ed internazionale. In occasione del convegno il Sindaco ha annunciato di aver avanzato la richiesta per consentire che il Borgo di Montesilvano Colle venga incluso nel circuito nazionale dei Borghi Autentici.
Il prof. Antonio A. Clemente, cogliendo lo spunto dai risultati di un sondaggio condotto in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (2011) in cui si rilevava che tra “le ragioni dell’orgoglio nazionale” al primo posto c’era il nostro patrimonio artistico e culturale (74,9%), ha sottolineato come la sensibilità dell’Amministrazione Comunale nell’investire in un piano di recupero di Montesilvano Colle è un’azione strategica e lungimirante. Le parole chiave del suo intervento sono state cultura e bellezza.
Clemente ha spiegato come ogni piano di recupero di luoghi storici richieda una sensibilità degli Amministratori in grado di prendere consapevolezza che ogni azione sul territorio, da parte dell’uomo, è un segno che modificherà per sempre un certo paesaggio. Questo implica dunque un comportamento etico che si deve esplicare nel rispetto della bellezza del territorio come incentivo non a mortificarla, ma a valorizzarla.
L’arch. Valeriano Mergiotti, entrando tecnicamente nell’illustrazione del Piano di Recupero del Colle, ha ricordato che la variante arriva dopo molti anni di immobilismo. Questo piano di recupero sta modificando uno stato di fatto fermo, da un punto di vista normativo al 1991. Mergiotti nell’addentrarsi nell’esposizione del lavoro portato avanti dagli uffici dell’Amministrazione, ha sottolineato la possibilità in futuro anche di riconvertire molti locali presenti nel Borgo.
Quest’ultima opportunità sarà un’occasione per soddisfare una richiesta di mercato sempre più interessata a far vivere al visitatore del Borgo un’esperienza eno-gastronomica, turistica o di altro tipo. Mergiotti ha inoltre ricordato che tutti gli elaborati saranno ancora per qualche giorno disponibili presso gli uffici comunali per essere visionati da chiunque ne fosse interessato, anche per eventuali osservazioni.
L’ultimo intervento è stato quello dell’arch. Marco Volpe che ha partecipato come consulente esterno alla redazione del Piano di Recupero. Volpe ha riferito che una buona base di partenza per l’elaborazione del piano adottato dall’Amministrazione è stato il questionario somministrato agli abitanti del Colle nel 2010. In quella occasione sono stati raccolti i pareri di una parte della popolazione di Montesilvano che, vivendo quotidianamente nel Borgo, ha espresso il profondo desiderio di vederlo valorizzato.
Volpe, confrontando il Borgo ad un essere vivente, ha affermato che la fortuna del Borgo è stata quella di aver vissuto una sorta di agonia nel passato, in quanto nessuna Amministrazione ha mostrando interesse verso un suo sviluppo. In questo modo il Borgo ha potuto continuare a mantenere la sua originale struttura storica ed oggi si ha la fortuna di intervenire su di un patrimonio che non ha subito gravi alterazioni dovute al tempo ed agli interventi umani.
Il convegno si è concluso con un vivace dibattito tra i relatori ed i cittadini intervenuti numerosi che hanno voluto approfondire alcuni aspetti affrontati in sede di esposizione. Un raffinato buffet, offerto da Franco Briga, è stato un ulteriore momento relazionale che ha arricchito il Convegno organizzato dall’Amministrazione Comunale.