PESCARA – “É stato superato ogni limite. Un gruppetto di residenti minaccia denunce contro il Comune per il rumore del centro. Come se non ci fosse un’economia in ginocchio da far ripartire. Come se quell’economia, in piena estate, non rappresentasse un volano per Pescara e per il suo turismo, già compromesso a causa dell’emergenza sanitaria e degli orari folli imposti dall’amministrazione, che di fatto ha creato attività di serie A e attività di serie B, seppur a due passi di distanza. Adesso basta: tuteleremo in ogni modo gli esercenti e il loro diritto a lavorare”. Lo affermano Confartigianato Imprese Pescara e l’associazione Pescara Viva, a proposito delle polemiche sul distretto food & beverage di piazza Muzii.
“Il resto d’Italia e il mondo – affermano il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale, e i portavoce di Pescara Viva, Mario Palladinetti e Daniele Giannascoli – si interrogano su come far ripartire l’economia. A Pescara, invece, si continua a dare spazio a un gruppo di residenti che vorrebbero uccidere, in piena estate, un settore fiorente, che rappresenta un indotto e genera turismo. Un settore che dà lavoro a centinaia di persone. Il tutto perché un gruppetto di residenti è disturbato da rumori che nel centro di una città sono normali”.
“Il sindaco e l’amministrazione comunale, a questo punto – aggiungono – scelgano da che parte stare. Decidano se le priorità della città e del loro operato sono l’economia e il turismo o quel gruppetto di residenti. A causa di inutili giochi politici la città è stata condannata a delle restrizioni pericolose che vanno a spegnere proprio il luogo più bello e attrattivo della città. Gli orari così rigidi, infatti, dal punto di vista sanitario non fanno che generare quegli stessi assembramenti che tutti invitano ad evitare, mentre dal punto di vista economico rischiano di condannare a morte un comparto che, dopo anni, ha restituito a Pescara la vitalità e il prestigio che il centro meritava”.
“É un’area, quella del distretto di piazza Muzii, che viene invidiata anche fuori regione e che richiama quotidianamente utenti non solo di Pescara. Il rischio, se quella zona si spegne, come alcuni vorrebbero, è che il degrado cui si assiste a pochi metri di distanza, in zone come piazza Santa Caterina, nel tratto finale della strada parco o nella zona della stazione, si sposti nel cuore della città. A quel punto il rumore sarebbe l’ultimo dei problemi. L’amministrazione comunale e quei partiti che da tempo stanno assecondando sterili battaglie che uccidono l’economia sono sicuri di volere questo?”, si chiedono Confartigianato e Pescara Viva.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter