Presentazione Libri

Pietro Albì, “Farfariel. Il libro di Micù” dal 29 novembre

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Lo scrittore e sceneggiatore abruzzese con un romanzo di formazione dai toni grotteschi e surreali in equilibrio tra realismo e magia edito da uovonero

CANZANO – Sarà disponibile in libreria da giovedì 29 novembre 2018 il libro dello scrittore e sceneggiatore abruzzese Pietro Albì, pseudonimo di Pietro Albino Di Pasquale, dal titolo “Farfariel. Il libro di Micù” edito da uovonero. Un romanzo di formazione dai toni grotteschi e surreali in equilibrio tra realismo e magia. Un lavoro supportato dall’Agenzia di Sviluppo Locale Itaca e che vede la sua ambientazione a Canzano (TE) nel 1938. Micù, il protagonista, è un bambino di dieci anni, nato in una famiglia rurale abruzzese e rimasto zoppo a causa della poliomielite.

Ogni mattina si sveglia affannato e in preda agli incubi più stravaganti. Diverso dagli altri bambini, cerca di crescere e trovare il suo posto in un ambiente ostile, che fatica a comprendere la sua condizione: tutti i giorni, oltre ai dolori e alla sua salute cagionevole, deve affrontare le prese in giro dei compagni, le sciocche superstizioni dei paesani e la diffidenza del padre nei confronti della scuola e del suo desiderio di continuare a studiare.

Micù non si perde d’animo e cerca di aiutare l’adorato Tatà, il nonno taciturno con un ambiguo passato da migrante in Lamerica, nella sua misteriosa ricerca fatta di pale, scavi e ricordi sepolti. Ma l’arrivo di Farfariel, uno strano diavolo dalle intenzioni poco chiare – che ha addirittura il potere di intromettersi nella scrittura del libro che racconta la sua stessa storia -, mischierà tutte le carte in gioco e costringerà Micù ad affrontare i suoi limiti e le sue paure.

Micù zoppica in un mondo sospeso tra magia e cruda realtà, miseria e grandi aspirazioni. Nel paesaggio contadino di un’Italia arcaica e dialettale fanno capolino le irresistibili caricature degli abitanti di Canzano, dando vita a una narrazione corale e piena di vitalità. Una storia contemporaneamente fantastica e profondamente umana, abilmente tessuta dalla scrittura strabordante dell’autore che, ricca di trovate comiche, balza dall’abruzzese fino all’americano, passando per l’italiano standard, sempre mantenendo la pulsante vivacità della lingua parlata.

Pietro Albì è nato a Canzano, in provincia di Teramo, nel 1979. Dopo gli studi alla libera scuola di Cinema all’Azzurro Scipioni di Silvano Agosti a Roma, scrive testi teatrali, cinematografici e televisivi e lavora alle sceneggiature di cortometraggi, documentari e lungometraggi. Attualmente scrive sceneggiature per il regista Emanuele Palamara e romanzi “per conto di Farfariel”.

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