Richiesta la convocazione di una seduta straordinaria aperta del Consiglio comunale di Pescara per affrontare il caso relativo all’impianto che dovrebbe essere realizzato al confine con il quartiere Colli di Pescara
PESCARA – Il “caso” della paventata discarica di Spoltore ,già esaminato in una seduta straordinaria dal Consiglio della Circoscrizione Colli-Villa Fabio, preoccupa non solo il Comitato di cittadini, ma anche il capogruppo della Lista Teodoro Massimiliano Pignoli,che nella conferenza stampa di ieri ha affrontato il problema.
Pignoli ha detto che chiederà la convocazione di una seduta straordinaria aperta del Consiglio comunale di Pescara per esaminare gli effetti deleteri causati dalla realizzazione della discarica a Spoltore, proprio al confine con il quartiere Colli di Pescara, un impianto che interesserebbe ben 40mila cittadini del capoluogo adriatico che, dopo essersi liberati della ‘pattumiera’ di Fosso Grande, si ritroverebbero a fare i conti di nuovo con rifiuti e cattivi odori sotto casa.
Sarà invitato anche il sindaco di Spoltore Ranghelli che, senza mai interpellare l’amministrazione comunale di Pescara,avrebbe anche autorizzato tale impianto, di cui però non esiste traccia né in Provincia né in Regione, per non parlare dell’assenza di certificazioni come la Valutazione di Impatto ambientale e la Valutazione ambientale strategica.Se necessario si ricorrerà alla mobilitazione per impedire la realizzazione di una nuova discarica.
Pignoli ha affermato
sicuramente la lotta del Comitato di cittadini costituitosi in modo spontaneo per difendere una fetta importante della città sta creando qualche imbarazzo al Comune di Spoltore lasciando emergere una serie di interrogativi inquietanti . Nei mesi scorsi è improvvisamente spuntato fuori il progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento e separazione dei rifiuti a Spoltore, praticamente un doppione di un impianto che già esiste ad Alanno e a Loreto Aprutino, complessi realizzati con soldi pubblici e mai entrati in funzione.
Ci chiediamo a questo punto perché mai un privato vuole realizzare un’opera che già esiste e non è mai stata attivata. Scopriamo poi però che né in Provincia né tantomeno in Regione, i due enti competenti nella realizzazione dei Piani di programmazione territoriale in materia di rifiuti, esiste traccia di tale terzo impianto già previsto a Spoltore tramite un accordo di programma. Non solo: il progetto è già sta approvato dal Comune di Spoltore ma manca la Via, la Valutazione di impatto ambientale, e la Vas, la Valutazione ambientale strategica, come se impianti di rifiuti non avessero un impatto sull’ambiente. E ci chiediamo allora come abbia potuto, in assoluta autonomia, il Comune di Spoltore approvare quell’accordo di programma senza neanche prendere in considerazione le dovute certificazioni.
Sono questi gli interrogativi che vorremmo proporre al sindaco di Spoltore e che gli sottoporremo nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale che chiederò di convocare sull’argomento. Pescara non consentirà la realizzazione di una discarica né di un ‘impianto di trattamento e separazione dei rifiuti’ a due passi dal proprio territorio, a due passi dalla vecchia discarica di Fosso Grande dei cui miasmi ci siamo liberati con tanta fatica, senza pensare ai problemi legati all’inevitabile passaggio dei mezzi pesanti diretti verso la discarica.
L’impianto tanto difeso dal sindaco Ranghelli e dall’assessore Partenza è infatti destinato a sorgere a ridosso di Pescara, praticamente sulla linea di confine, coinvolgendo un’area di 40mila residenti sul nostro territorio di via Colle Innamorati, via Campo Felice, via Fonte Romana, via Valle Furci, via Valle Ferzetti, via Colle di Mezzo, via Santina Campana, strada Colle Cervone, strada del Palazzo, solo per citare alcune strade. Quarantamila residenti che sono pronti a mobilitarsi in Consiglio comunale per impedire la realizzazione di quella discarica, di fatto già autorizzata dal Comune di Spoltore pur senza la Via e la Vas. All’Assemblea aperta chiederemo di invitare il sindaco di Spoltore, i rappresentanti dell’impresa privata che ha presentato il progetto, il Comitato ‘No Discarica’ e l’intera città.