TERAMO – Dopo oltre due anni riapre la Pinacoteca Civica di Teramo. Venerdì 21 Dicembre 2018, alle ore 18.00, nella Sala Ipogea di Piazza Garibaldi si svolgerà la cerimonia ufficiale con l’intervento del Sindaco della Città Dott. Gianguido D’Alberto, la Presidente della Fondazione Tercas Prof.ssa Enrica Salvatore, la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e il Paesaggio dell’Abruzzo Dott.ssa Rosaria Mencarelli, l’Assessore alla Cultura del Comune di Teramo Dott. Luigi Ponziani e il Prof. Stefano Papetti curatore del Progetto Pinacoteca Civica di Teramo: la ripartenza.
Alle ore 18.30, seguirà l’inaugurazione della Pinacoteca in Viale Bovio con l’intervento di S.E. Lorenzo Leuzzi, Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri e la visita alla rinnovata esposizione guidata dallo stesso Prof. Papetti.
Viene in tal modo sanato un vulnus che da troppo tempo affligge la Città di Teramo dove calamità naturali, ma anche prolungata disattenzione, hanno condotto alla paralisi di tutte le sue istituzioni museali. La riapertura della Pinacoteca Civica acquista in tal modo un significato simbolico per una Città che, per essere tale, non può che ripartire da quanto di buono e di sedimentato esiste, a partire dal suo patrimonio artistico, retaggio di una dignitosa tradizione culturale e civile che si intende proseguire e rafforzare.
Tutto questo è potuto accadere in tempi così brevi grazie alla volontà manifestata da questa Amministrazione volta a privilegiare programmaticamente la “cultura” come tema fondante e prioritario della propria attività . Ma solo il concorso di molti ha consentito di raggiungere questo primo importante risultato. In primo luogo l’impegno della Fondazione Tercas che ha inteso assecondare uno sforzo programmatico al cui interno il suo ruolo viene esaltato nei suoi contenuti culturali con cui interagire e collaborare. Un primo momento ha riguardato la valorizzazione, il 6 Ottobre scorso, di due delle opere più rappresentative delle collezioni museali cittadine che sono state collocate e rese immediatamente fruibili nei prestigiosi locali di Palazzo Melatino in occasione dell’evento nazionale “Invito a Palazzo” promosso da Abi ed Acri. Mentre ora l’impegno della Fondazione si esprime anche con un intervento diretto volto a valorizzare la Pinacoteca cittadina attraverso la promozione di un più compiuto messaggio scientifico e culturale .
In secondo luogo lo sforzo compiuto è stato assecondato come non mai dalla competente Soprintendenza che ha non solo coadiuvato il Comune di Teramo in questa fase di rilancio delle sue istituzioni culturali, ma ha anche consentito in tempi ravvicinati il recupero alle nostre collezioni d’arte del Polittico di Giacomo da Campli, Madonna in trono con il Bambino tra i santi Giovanni Battista, Francesco, Bernardino, Girolamo detta Madonna del melograno, che da ben undici anni mancava dalla nostra Città. Ora, finalmente, questa opera così identitaria e di sommo valore che da 150 anni è parte integrante del nostro patrimonio collettivo torna a mostrarsi ai visitatori nella sua magnificenza.
Infine la scelta di affidare lo studio progettuale propedeutico al riallestimento ad uno studioso di chiara fama quale il Prof. Stefano Papetti ha avviato un metodo di lavoro e un intento programmatico che vuole essere di svolta rispetto al passato: la presenza contemporanea di un restauratore e la conseguente valutazione dello stato di conservazione delle opere, molte delle quali abbisognano di interventi di restauro per troppo tempo tralasciati e che saranno anch’esse oggetto di più mirate azioni, stanno a dimostrare la validità e la serietà dello sforzo che si sta compiendo.
Da ultimo non va sottaciuto l’impegno profuso da diffuse professionalità, a partire dalle pur esigue forze interne all’Ente, che hanno portato a questo risultato, così pure il contributo venuto da privati e aziende che hanno concorso col loro intervento disinteressato a che questa iniziativa andasse a buon fine.
Questo appuntamento può dunque diventare una occasione importante attraverso cui i cittadini teramani e tutti coloro che torneranno a frequentare le Sale della Pinacoteca Civica potranno sentirsi orgogliosi e soddisfatti di appartenere ad una comunità non dimentica del suo patrimonio di cultura e di civiltà che si intende salvaguardare, promuovere, accrescere.