PESCARA – La Fondazione Alberitalia al fianco dell’Amministrazione comunale di Pescara e del Comitato di esperti per la ricostruzione della Pineta dannunziana. È il risultato dei contatti che il sindaco Carlo Masci ha portato avanti in queste settimane con l’Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della provincia di Pescara. Di questo si è parlato nel corso di un incontro tenutosi il 30 gennaio a palazzo di città e al quale hanno partecipato, oltre al sindaco Masci, il vicesindaco e assessore al Verde e ai Parchi Gianni Santilli, il dirigente del settore Giuliano Rossi, il funzionario responsabile del servizio Mario Caudullo e, per il comitato di esperti, Dario Febbo e Gianfranco Pirone. Tra una decina di giorni, il 9 febbraio, è stato stabilito con i responsabili di Alberitalia collegati in streaming, sarà effettuato un sopralluogo presso la Pineta dannunziana proprio per prendere visione dello stato di fatto e per individuare le aree dove insediare le nuove alberature.
“Un’azione che assume particolare importanza – ha detto il sindaco Carlo Masci – proprio in vista dell’entrata in esercizio della nuova via Pantini, i cui lavori sono in via di ultimazione, che ci permetterà di dare seguito al progetto di accorpamento del comparto 5 della Pineta dannunziana con quelli 3 e 4, di fatto realizzando quella nuova delimitazione dell’area verde che permetterà una gestione migliore di natura ambientale. L’eliminazione del tratto di via della Bonifica rende infatti necessaria una valutazione complessiva ancora più approfondita, proprio per gli spazi da destinare a bosco che andiamo a recuperare”.
La Fondazione, che ha sede a Santa Sofia (Forlì Cesena) è costituita da accademici di diverse Facoltà di Agraria, ricercatori in genetica forestale, da professionisti formati e da vivai forestali specializzati, e ha già dato la sua disponibilità a donare Pini certificati provenienti da boschi da seme con lo stesso patrimonio genetico, anzi migliore, di quelli perduti con il fuoco del I agosto 2021.
La donazione prevede la fornitura delle plantule certificate e prodotte da vivai forestali specializzati, aveva reso noto il Presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali Paolo Sonni, ma anche la messa a dimora, le cure colturali per i successivi tre anni dall’impianto e le spese di progettazione e direzione tecnica di Agronomi e Forestali coinvolti. Il tutto a zero spese per l’ente Comune.
La Fondazione, che sta attualmente riforestando le pinete bruciate del Parco Nazionale del Vesuvio e di altre come quella di Pisa e di Fiumicino, ha come missione statutaria e scopo principale il contrasto e la mitigazione del cambiamento climatico utilizzando soluzioni basate sulla natura, e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Gli interventi riguardano progetti che realizzano impianti arborei in aree non boscate dove il bosco è stato eliminato da disturbi naturali o antropici.
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