PESCARA -Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, ieri mattina , ha tagliato il nastro per inaugurare un tratto di parco dannunziano riaccorpato al lotto 2 della Riserva Naturale. Erano presenti anche l’assessore ai Parchi Nicola Ricotta, il Presidente della Circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro, il consigliere Gagliardi e decine di bambini del sesto Circolo didattico, scuola elementare di via Scarfoglio con la dirigente Roberta Dalla Ragione. Il sindaco ha detto che c’è qualcosa di nuovo nella Pineta D’Avalos: è lo slogan scelto dall’amministrazione comunale per annunciare la riapertura alla città dell’ex camping, un ettaro di verde che, dopo anni di abbandono, è stato restituito ai pescaresi, che però ora devono contribuire a custodire l’area, conservarla nel modo migliore, perché quel verde è patrimonio del nostro territorio.
Ha ricordato il sindaco Albore Mascia:
la superficie per decenni è stata occupata dal campeggio di Pescara, l’unico esistente nel capoluogo adriatico, una struttura attrezzata per la sosta dei camper e degli appassionati della vacanza in tenda o sacco a pelo, situato in una posizione assolutamente privilegiata: accanto a un teatro, che ogni estate ospita grandi eventi, di fronte al mare, alla spiaggia, con i nostri stabilimenti attrezzati, e dinanzi alla pineta D’Avalos, oggi Riserva Naturale, a due passi dall’ex Aurum, a brevissima distanza dallo stadio Cornacchia e facilmente raggiungibile da camperisti e da coloro che amano la vacanza più avventurosa.
Un campeggio affidato in gestione a privati, e che ha funzionato a pieno regime sino a fine anni ’80, costituendo un valore aggiunto per Pescara, un punto di attrazione. Poi sfortunate vicende finanziarie hanno purtroppo determinato la sua chiusura e su questo splendido angolo di pineta è sceso il silenzio. Ben presto l’area è stata ricoperta da rovi, erbacce, senza alcuna cura, un quadro che tutti abbiamo ancora impresso negli occhi. A fine anni ’90 l’area è di nuovo tornata alla ribalta delle cronache perché il Demanio aveva dato il terreno in concessione all’Arma dei Carabinieri per la realizzazione di una sede per il Comando provinciale, da sempre costretto in un condominio privato e inadeguato alle esigenze di un Corpo che ogni giorno lavora per garantire la sicurezza della collettività e che ha bisogno di spazi idonei per operare. Ma la città ha poi assunto una decisione diversa, aprendo un nuovo capitolo, quello che oggi noi tutti conosciamo. Si è instaurata una trattativa con lo stesso Demanio e con l’Arma che, con grande disponibilità, ha accolto la proposta di spostare la futura sede in un sito diverso, individuato nell’area degli ex Monopoli, in via Passo Lanciano, e l’area dell’ex campeggio è tornata alla città, con l’obiettivo di riaccorparla alla Riserva Naturale stessa, riunendola con il Comparto 2, creando anche una rete di collegamento con l’edificio dell’ex Aurum e con gli altri poli culturali presenti in zona. E il progetto è partito con il voto positivo del Consiglio comunale.
I lavori, con atto del 26 marzo del 2009, sono stati affidati all’impresa Sorman di Fossacesia, in provincia di Chieti, che si è aggiudicata la relativa gara d’appalto per un importo pari a 218mila 84 euro. Compito della nuova amministrazione comunale, che ha ereditato l’opera è stato quello di far partire materialmente il cantiere, imprimendogli una decisa accelerata: il contratto per l’inizio dell’intervento è stato firmato il 29 giugno del 2009, e registrato il 2 luglio sempre dello scorso anno. Poi è intervenuta una perizia di variante tecnica, approvata il 17 marzo 2010, che ha portato la spesa a 267mila euro, somme che ci hanno permesso di effettuare opere di riqualificazione naturalistica, volte a prelevare e valorizzare il patrimonio ambientale, e opere di recupero delle infrastrutture per migliorare il livello di fruizione della riserva naturale e mettere a sistema le strutture culturali presenti.
L’impresa, rispettando il progetto e sotto la stretta direzione del geometra Domenico Ballone, ha assicurato la rimozione dei rifiuti solidi presenti, e ricordiamo che tra l’altro in questa superficie, su consenso del Demanio, la passata amministrazione aveva abbandonato anche i relitti dei vecchi carri di Carnevale. Poi sono stati eseguiti interventi manutentivi come il taglio, la falciatura, il decespugliamento e la pulitura del sottobosco, l’eliminazione delle piante infestanti sui 10mila metri quadrati del Parco, il taglio e l’eliminazione di 153 piante malate o cadute o comunque non consone alla vegetazione della pineta, e il reimpianto di 73 piante di varie specie vegetali. E’ stata sostituita la recinzione esistente con una nuova realizzata nello stile di quella già installata nei comparti 2, 3 e 4; sono stati sistemati gli ingressi sia dall’ex Aurum che dalla riviera, è stato individuato un percorso natura che ci conduce direttamente a quello già esistente nel comparto 2; è stato prolungato l’impianto antincendio, sono stati installati elementi di arredo urbano come sedute, cestini, con opere di finitura varie come panchine, realizzate con materiali naturali e situate lungo il percorso natura; ci sono i fontanini collocati a ridosso degli ingressi e in ultimo, ma non per importanza, è stato sistemato il marciapiede antistante l’ingresso lato mare con la piantumazione di 4 tamerici. Oggi dunque restituiamo alla città una grande fetta della Riserva naturale che deve tornare a essere parte integrante del nostro tempo libero, una superficie da rispettare e tutelare.
Ha sottolineato l’assessore Ricotta:
nell’area non vedremo mai crescere prato inglese perché la riqualificazione ha puntato a ricreare la vecchia pineta, con la sabbia e il verde dall’aspetto un po’ selvaggio, una superficie che tutti dovremo contribuire a tenere pulita.