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Pineta di Pescara,atto vandalico in via Pantini

da Annarita Ferri

Commenti e  proposta d’interventi per bloccare questi gesti dannosi alla cittadinanza

PESCARA- Ennesimo atto vandalico avvenuto martedì notte a ridosso di via Pantini denunciato dall’amministrazione comunale contro ignoti.I danni riportati fanno riflettere sulla necessità di individuare misure capaci di garantire la sicurezza dei fruitori della zona e soprattutto di ripristinare ordine nell’area.Sono riusciti infatti, a scardinare tutte le tamponature reinstallate dal Comune appena cinque giorni fa per chiudere i varchi danneggiati della recinzione che circonda il lotto 5 della pineta dannunziana e hanno riempito l’area di rifiuti, che la Attiva ha già provveduto a rimuovere

Tra le misure sarà opportuno valutare la proposta di istituzione del divieto di transito di tutti i veicoli, ad accezione dei residenti, in via Pantini, nel tratto compreso tra via della Bonifica e via Antonelli, dalle 20 alle 6 del mattino, per ridurre la presenza delle prostitute e soprattutto consentire alle Forze dell’Ordine di monitorare meglio la presenza di eventuali accampamenti, proposta, avanzata all’indomani dell’incendio nel quale sarebbe rimasto ferito un senza fissa dimora che aveva realizzato una baracca su un terreno privato situato in via Pantini, sotto il cavalcavia ferroviario, lontano da occhi indiscreti.

ha ufficializzato il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi rendendo noto l’ultimo atto vandalico nel capoluogo adriatico.

Già lo scorso 9 marzo  dopo l’incendio di una baracca abusiva realizzata su un terreno privato in via Pantini, episodio ancora al vaglio degli investigatori che avrebbe causato il ferimento di un senza fissa dimora che viveva in quella baracca, abbiamo effettuato con la Attiva e con gli operai del Comune un sopralluogo nell’area verificando in effetti la presenza di mini-discariche, subito bonificate dalla Attiva, e soprattutto la presenza presso il comparto 5 di alcuni varchi aperti nella recinzione, varchi spesso utilizzati da vere carovane umane alla ricerca di un rifugio temporaneo dando vita ad accampamenti abusivi.

ha continuato  il Presidente Foschi,ricordando:

Già il giorno seguente, il 10 marzo, quei varchi sono stati chiusi con l’installazione di tamponature, per impedire ulteriori ‘infiltrazioni’, in attesa di individuare soluzioni definitive per restituire sicurezza ai residenti di via Pantini. Ma la notte scorsa quelle tamponature sono state rimosse, scardinate e smantellate, con la riapertura di tutti i varchi, opera evidentemente di vandali o disperati che hanno interesse a penetrare col buio all’interno del comparto.

L’amministrazione ha già verificato il danno e presentato denuncia contro ignoti, mentre stanno provvedendo con l’Ufficio tecnico a predisporre una nuova chiusura della recinzione, evidentemente utilizzando metodologie più resistenti. Tuttavia è chiara la necessità urgente di predisporre misure efficaci per restituire tranquillità ai residenti dell’area.

Già poche settimane fa il sindaco Albore Mascia ha adottato la nuova ordinanza anti-prostituzione potenziando il sistema sanzionatorio,riferisce Foschi:

ora potremo intervenire con un nuovo provvedimento teso a introdurre il divieto di transito a tutti i veicoli, ad eccezione di quelli dei residenti, lungo la stessa via Pantini dalle 20 alle 6 del mattino, nel tratto compreso tra via della Bonifica e via Antonelli, 200 metri lineari in tutto, ossia la zona più ‘nascosta’ all’occhio umano e presa letteralmente d’assedio dalle prostitute.

Il provvedimento non arrecherebbe disagio ai residenti, visto che le abitazioni sono raggruppate quasi tutte all’inizio della strada, rappresenterebbe un deterrente evidente per l’attività di adescamento e soprattutto consentirebbe alle Forze dell’ Ordine di esercitare in maniera più razionale e semplice il controllo nella zona, individuando facilmente sia le peripatetiche in attesa di clienti, ma anche eventuali senza fissa dimora che, approfittando della particolare riservatezza dell’asse stradale, possono decidervi di realizzarvi baracche o casupole, abusive e a rischio in termini di sicurezza.

Nei prossimi giorni sottoporremo la proposta alle Forze dell’Ordine per verificare la fattibilità tecnica e pratica del provvedimento.

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