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Pineta di Santa Filomena, interviene Italia Nostra Sezione Pescara

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Nuovi ed evidenti pericoli potrebbero verificarsi per il bosco di Santa Filomena se venisse accolta una osservazione al Masterplan

PESCARA – La Sezione di Italia Nostra di Pescara “Lucia Gorgoni” ancora una volta interviene in merito alla progettazione di un importante polmone verde tra le città di Pescara e Montesilvano, la zona del Masterplan “Porta Nord” che sta vedendo impegnata l’amministrazione comunale.

Da alcune proposte apparse sui quotidiani locali, ha dedotto che nuovi ed evidenti pericoli potrebbero verificarsi per il bosco di Santa Filomena se venisse accolta una osservazione al Masterplan di cui recentemente ha dato notizia la stampa locale. Si propone infatti che tra la pineta e le retrostanti costruzioni si realizzi una strada percorribile alle auto, laddove non vi è lo spazio neppure per un senso unico.

Ne deriverebbe una perdita di verde importante e non giustificabile, una ecatombe di Pini parte della Riserva Naturale di Santa Filomena; si propone addirittura la soppressione del bosco tra via Marinelli e via L’Aquila. Un vero e proprio disboscamento per realizzare una strada veicolare, laddove il piano Regolatore vigente prevede invece aree vincolate a Verde.

Per Italia Nostra “una scelta del genere sarebbe contro ogni buona pratica di sostenibilità ambientale, proprio ora che le nostre città stanno affrontando la grande sfida dei cambiamenti climatici in atto e si dovrebbe andare verso una città resiliente, capace di assorbire gli scompensi e le problematiche legate alla costante cementificazione e urbanizzazione del nostro territorio”.

Di fronte alle circostanze richiamate, Italia Nostra ha ritenuto opportuno presentare una integrazione al testo presentato al Sindaco di Pescara il 23 aprile, quale proprio “Contributo per il Masterplan Porta Nord”, in cui si diffida il Comune d’accoglimento di qualsiasi proposta che possa arrecare danni al verde esistente (peraltro, in questo caso, in ambito tutelato).

Torna a ribadire che: “Il progetto dovrebbe mirare, con maggiore convinzione, all’individuazione di un sistema di interventi articolato, diffuso e continuo” e avere chiara “l’importanza dell’individuazione delle emergenze naturalistiche che si esprimono nella presenza di alberi e macchie di vegetazione spontanea da salvaguardare, ripristinare e connettere, di spazi aperti e percorsi storicamente utilizzati dalla comunità locale”.

Pubblicato da
Marina Denegri

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