PESCARA – Guerino Testa,presidente della Provincia di Pescara e Fabrizio Rapposelli,vice presidente della Provincia di Pescara,replicano alle dichiarazioni del consigliere Antonella Allegrino sulla piscina provinciale. Nei giorni scorsi il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dall’Associazione Orione Pescara, che gestisce l’impianto.Si legge nel loro comunicato:
“Spiace che la signora Antonella Allegrino intervenga a gamba tesa sulla delicatissima vicenda della gestione della piscina provinciale di Pescara senza aver studiato con attenzione il caso, ma con i toni da maestrina. Se conoscesse bene la vicenda saprebbe che negli ultimi due anni circa la Provincia ha fatto esattamente il contrario di quanto lei afferma. Da aprile 2011 l’associazione Orione Pescara gestisce l’impianto senza versare il canone alla Provincia. Sempre da allora l’associazione non paga le utenze, che non ha mai volturato, per cui è la Provincia a provvedere in tal senso, e in questo lasso di tempo l’associazione stessa non ha provveduto a sistemare l’impianto come da offerta presentata in sede di gara (offerta, si badi bene, elaborata proprio dalla Associazione nel senso che non è stata la Provincia a richiedere determinati interventi). A lungo abbiamo sollecitato l’associazione ad adempiere, a lungo abbiamo chiuso non uno ma entrambi gli occhi, a lungo abbiamo pagato bollette onerose (centomila euro) mantenendo quel comportamento che la signora Allegrino definisce del buon padre di famiglia. Questo sfugge al consigliere di opposizione che non perde occasione per criticare l’amministrazione, e ora approfitta addirittura di una sentenza favorevole all’ente (di cui nessuno conosce le motivazioni, se non forse la signora Allegrino) per contestare l’operato della maggioranza. Ci chiediamo cosa avrebbe detto in caso di accoglimento del ricorso da parte del Tar. Abbiamo sempre detto di essere disponibili a rivedere i conti con l’associazione Orione e di voler riaprire in tempi brevi l’impianto – peraltro non sicuro per il distacco di mattonelle. La questione sarebbe già stata risolta positivamente se Matteo Iacono, a capo dell’associazione stessa, avesse avuto – lui sì – il comportamento del buon padre di famiglia e avesse pensato davvero al bene degli utenti. Quanto alle altre strutture provinciali affidate tramite gara a terzi e per le quali non riscuotiamo il canone ma sosteniamo spese da decine di migliaia di euro, aspettiamo di sapere dalla signora Allegrino quali siano”.