TERAMO – La Provincia, in qualità di soggetto attuatore delle piste ciclabili così come individuato nel Masterplan, ha candidato cinque opere per un totale di 21 milioni e 200 mila euro: una rete che collegherebbe con la mobilità alternativa tutto il territorio andando ad aggiungersi al sistema di ciclabili già esistenti sulla costa.
La Regione, al momento, ha disposto una dote di 10 milioni a Provincia su uno stanziamento totale di 61 milioni di euro; i restanti 21 milioni saranno distribuiti sulla base dei progetti che verranno presentati e valutati secondo i seguenti criteri: complementarietà, grandi percorsi, tracciati dimenticati, aree urbane e consistenza dell’opera.
Queste le opere individuate: Ciclovia del Tordino (collegamento Bike to Coast con il capoluogo; comuni interessati Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco, Bellante, Castellalto, Teramo, con prolungamento fino al Comune di Montorio al Vomano – su percorso promiscuo – e prosecuzione, lungo la S.S.80, fino a L’Aquila), per un importo di 9 milioni e 400 mila euro (di questi 1 milione e 800 mila euro per il tratto da Montorio alla SS 80); Ciclovia del Vibrata (Corropoli Neteto Torano S. Egidio alla Vibrata, Alba Adriatica), per un importo di 5 milioni e 700 mila euro; Ciclovia del Vomano (sponda ds) comuni interessati Atri, Pineto Notaresco, Morro D’oro per un importo di 5 milioni di euro.
Alle ciclovie si deve aggiungere il Ponte ciclopedonale sul Tronto (per il quale è stata firmata una convenzione fra le due Regioni, Abruzzo e Marche, e fra le due Province, Teramo e Ascoli) per un importo di 2 milioni e 200 mila euro ( a metà con la Regione Marche). Il ponte è opera indispensabile per la realizzazione del percorso che la rete nazionale Bicitalia individua come “Ciclovia Adriatica” (che, una volta completato, collegherà Trieste a Santa Maria di Leuca, nel leccese) e che a breve verrà inserito nella rete europea denominata “Eurovelo” che collega Danzica a Trieste.