PESCARA – Il 18 Novembre l’OPI di Pescara ha organizzato a Città Sant’Angelo un evento ECM sul PNNR che ha introdotto numerose innovazioni riguardanti tutti gli operatori sanitari, in particolar modo gli infermieri.La prossimità sarà l’elemento cardine del PNRR per la riorganizzazione ospedaliera e territoriale. Nonostante il grande contributo assistenziale, offerto dagli infermieri durante la pandemia, troppo poco è stato fatto in termini di riconoscimento valoriale della professione. In Abruzzo è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Regione e gli Ordini delle professioni infermieristiche delle quattro province per l’attivazione di un tavolo permanente che affronti le problematiche legate all’organizzazione dell’assistenza ospedaliera e territoriale, ma l’accordo di fatto è rimasto solo sulla carta. L’Ordine delle professioni infermieristiche di Pescara, insieme agli altri Ordini della Regione, ribadisce che nei tavoli istituzionali se si parla di programmazione e progettazione assistenziale, la stessa deve essere discussa insieme a chi l’assistenza la fa. Il tema è stato sollevato da Irene Rosini, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Pescara, durante il convegno “Pnrr: infermieri e prossimità” che si è svolto a Città Sant’Angelo, moderato dal vice presidente Opi Pescara, Giuseppe di Maggio.
“Nella nostra regione – sottolinea Irene Rosini – risulta difficile mantenere rapporti di lavoro stabili nelle unità operative a causa del blocco istituzionale che va a incidere sulle assunzioni di professionisti già formati e sulla cessione delle graduatorie extra-regionali. Molti infermieri con competenze specialistiche settoriali, infatti, lasciano il nostro territorio per andare a lavorare fuori regione con rapporti di lavoro più stabili e continuativi. Inoltre sollecitiamo da tempo concorsi per la dirigenza delle professioni infermieristiche e l’istituzione del Dipartimento delle Professioni Sanitarie, che ha avuto seguito a macchia di leopardo e con modalità differenti tra le varie aziende, nonostante sia previsto dagli atti aziendali delle ASL abruzzesi. Questo concorre a non far crescere professionalmente gli infermieri abruzzesi, che restano in prospettiva di carriera il fanalino di coda d’Italia”.
All’incontro “Pnrr: infermieri e prossimità” hanno preso parte rappresentanti del mondo delle istituzioni, come il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri e l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, i vertici nazionali dell’Ordine degli infermieri, come la presidente FNOPI (Federazione Nazionale Ordine delle Professioni Infermieristiche) Barbara Mangiacavalli, professionisti provenienti da altre realtà territoriali quali Simone Caselli (Dipartimento Infermieristico e Ostetrico Azienda Usl Toscana Sud Est), Pietro Giurdanella (presidente OPI Bologna), Anna Maria Ferraresi (Direttore distretto Ovest – Azienda Usl Ferrara) e i vertici locali della sanità, come il direttore generale della Asl di Pescara, Vincenzo Ciamponi, e il direttore dell’Unità operativa complessa Organizzazione e Cure Territoriali, Rossano Di Luzio.
Il dibattito si è articolato intorno alla necessità di colmare il vuoto assistenziale e alla mancanza di riconoscimenti nei confronti degli infermieri che operano sul territorio e nelle strutture ospedaliere. Forte è la volontà istituzionale di provare ad indirizzare le risorse economiche e umane verso tali obiettivi.
L’assessore Verì, indicando i numeri delle prossime assunzioni sul territorio abruzzese, ribadisce come sia priorità della Regione garantire un’assistenza adeguata a tutti i livelli. “La volontà delle istituzioni – spiega l’assessore – è creare anche in Abruzzo una forte rete di assistenza con la presenza e l’istituzione dell’infermiere di famiglia e comunità e, soprattutto, con l’individuazione delle strutture idonee (molte già segnalate) in tutto il territorio per l’istituzione delle case della salute”.
L’assessore Verì si è impegnata a dare seguito al protocollo d’intesa con un decreto di giunta e gli Ordini hanno sollecitato l’attivazione dello stesso per discutere delle problematiche evidenziate. Inoltre sono stati presi impegni per l’applicazione degli atti aziendali in merito all’istituzione delle dirigenze delle professioni sanitarie.