CHIETI – Importanti novità riguardano il settore Politiche della Casa, su cui l’Amministrazione ha deciso di intervenire per fare fronte sia alla migliore tutela dei diritti, sia alla situazione in cui versa il patrimonio abitativo di competenza comunale.
“La situazione degli alloggi popolari non è degna di un paese civile e sarà necessario garantire la qualità dell’abitare – così il sindaco Diego Ferrara – così come sarà necessario fare ricorso a un nuovo sistema delle assegnazioni, che sia in grado di assicurare tempestività, soprattutto nei casi di emergenza abitativa. Da questa chiara e concreta presa di coscienza, nasce l’idea di un intervento che parte dall’intenzione di affidare la gestione alla nostra società in-house, Chieti solidale, in modo da poter garantire, da una parte interventi strutturali attraverso l’eco-bonus, dall’altra una tempestività anche sociale sul diritto alla casa, perché aumentano sempre di più le situazioni di emergenza abitativa.
Nella pentola bollono tante cose, che stiamo valutando per rendere la città più civile, non si comprende perché in questi anni nessuno si sia posto il problema di riqualificare il patrimonio e rendere l’accesso al diritto più agevole, specie nei casi di estrema difficoltà. Certo, è un processo che non sarà veloce, ma che non sarà impossibile: è iniziato ed è necessario, basti pensare che allo stato attuale non riusciamo nemmeno a conoscere l’entità complessiva del patrimonio abitativo. Ma una volta messi a regime i passi fondamentali, contiamo che da qui a un anno o due il miglioramento sarà tangibile”.
“Politiche abitative non distinte da quelle sociali, questo motiva la scelta dell’affidamento a Chieti solidale, che perfezioneremo formalmente con una delibera già nei prossimi giorni – illustra l’assessore alle Politiche della casa Enrico Raimondi – Sarà la nostra società, dunque, a occuparsi di gestione, manutenzione e vendita degli alloggi. Sarà inoltre revisionato il regolamento per l’assegnazione degli alloggi di emergenza abitativa, dal momento che l’attuale stesura non tiene conto dei reali bisogni di chi vive una situazione di concreta emergenza abitativa. Una volta adottata la nuova regolamentazione, l’Amministrazione provvederà a emanare il nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi, che al momento non si reputa opportuno pubblicare, sia perché pende un giudizio di legittimità costituzionale che potrebbe modificare anche i requisiti per presentare la domanda, sia perché le azioni di rilascio sono impedite dall’emergenza pandemica.
Accanto a queste novità, avvieremo anche nuove politiche abitative che non coincidono con la gestione dell’Ufficio Casa, che nelle prossime settimane potrà avvalersi anche del supporto dei patronati che hanno manifestato la disponibilità ad assistere i cittadini nella compilazione delle domande.
Passi importanti che volgono verso un obiettivo: quello di arrivare entro l’anno a istituire l’Agenzia sociale per le locazioni che potrà essere un soggetto di intermediazione fra la domanda di abitazione e l’offerta di abitazioni a canone concordato, occupandosi anche di nuove categorie, come gli studenti universitari o le giovani coppie, per agevolarli nella conclusione dei contratti che saranno controllati dal Comune.
Nelle prossime settimane, inoltre, si valuterà la possibilità di partecipare a bandi nazionali in materia di housing sociale, questo al fine di consentire alla città di recuperare spazi urbani oggi abbandonati, per aumentare la qualità della vita dei residenti e offrire nuove e più moderne soluzioni alle esigenze abitative di giovani coppie e persone anziane autosufficienti”.
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