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Ponte del Mare, rinviato il terzo collaudo

da Annarita Ferri

Rinviato il collaudo del Ponte del Mare per mancanza di documentazioni

PESCARA – Rinviato a data da destinarsi il rilascio delle certificazioni inerenti il terzo collaudo tecnico-amministrativo del Ponte del Mare, così è stato deciso dal tecnico incaricato, l’ingegner Luciano De Gregorio, per la necessità di acquisire nuovi documenti relativi alla realizzazione dell’opera, documenti che in parte dovrà consegnare l’amministrazione comunale e in parte l’impresa costruttrice.

Una necessità formale che in realtà ha però fatto emergere l’assenza di una delle documentazioni richieste, ossia la dichiarazione di conformità urbanistica dell’opera progettata, che a questo punto l’amministrazione dovrà redigere attraverso una variante al Piano regolatore.

Quest’ultimo provvedimento è stato ufficializzato dall’assessore ai Lavori pubblici Alfredo D’Ercole rendendo noto l’esito formale dell’ultima visita di collaudo effettuata a fine settembre dall’ingegner De Gregorio:

Già lo scorso 14 settembre l’ingegner De Gregorio ha effettuato la visita tecnica per il terzo collaudo del Ponte del Mare: la struttura, inaugurata l’8 dicembre 2009, ha già subito, prima dell’apertura del manufatto al pubblico, due collaudi, il primo amministrativo, relativo al controllo della regolarità dei documenti, il secondo tecnico, inerente la resistenza della struttura, con l’utilizzo degli oltre 40 furgoncini saliti sul ponte per testarne la portata massima, due esami entrambi superati.

Per lo scorso 10 settembre era stata fissata una terza verifica da parte del collaudatore, il quale giorni prima aveva però effettuato una ‘pre-visita’ verificando e segnalando la necessità di effettuare alcune opere di manutenzione, relative in particolare al giunto tecnico di collegamento tra la struttura in cemento armato e quella in acciaio, opere da eseguire prima del terzo collaudo stesso.

La comunicazione è stata effettuata alla ditta che ha costruito il Ponte del Mare e lo scorso 24 agosto l’impresa Angelo De Cesaris Srl, per eseguire tali interventi di manutenzione, ha chiesto la chiusura del ponte per tre giorni lavorativi. Il 6 settembre sul cantiere ha operato una prima impresa che ha effettuato i lavori di sistemazione del giunto di collegamento tra la parte in cemento armato e quella in metallo. Nel pomeriggio è arrivata da Pordenone la seconda impresa che invece si è occupata della manutenzione straordinaria delle parti non coperte dalla vernice che avevano iniziato a mostrare tracce di ruggine, parti dunque che dovevano essere trattate in modo adeguato.

Ha ricordato l’assessore, continuando:

Come da contratto, l’impresa che ha realizzato il Ponte, come garanzia, ha il compito di garantirne la manutenzione costante per ben due anni a partire dall’apertura al pubblico della struttura, dunque senza alcun onere a carico dell’amministrazione comunale.

Nel pomeriggio dell’8 settembre gli interventi si sono conclusi consentendo di anticipare la riapertura ai pedoni e ai ciclisti dell’intero asse, restituito alla città dopo due giorni e mezzo di sacrifici. Già nel corso della visita del 14 settembre il collaudatore aveva chiesto la fornitura di alcuni documenti; a fine settembre la visita si è ripetuta, ma ancora l’ingegner De Gregorio ha manifestato la necessità di implementare ulteriormente la documentazione disponibile.

In particolare, come si legge nella lettera inviata dal collaudatore, sono stati richiesti la dichiarazione di conformità urbanistica dell’opera progettata o, in alternativa, qualora si sia proceduto in variante agli strumenti urbanistici vigenti, gli atti relativi al compimento dell’iter di tale variante; per l’impianto di pubblica illuminazione del ponte, è stata richiesta l’autorizzazione regionale in deroga alle disposizioni previste dalla legge regionale del 2005 come previsto nel progetto impianti; per le opere strutturali è stato richiesto il Certificato di collaudo statico munito di visto di deposito agli atti del Servizio Interventi sismici (Genio Civile) della Provincia di Pescara e il Certificato di conformità delle opere ex articolo 28.

Per quanto attiene ai lavori relativi alle ‘Opere complementari’, oggetto di separato affidamento alla Ditta esecutrice, ma strettamente connessi ai lavori principali  al fine di poter estendere agli stessi le operazioni di collaudo in corso, sono richiesti il progetto completo degli atti di approvazione, gli atti di affidamento nonché la documentazione contabile completa.

Il collaudatore ha poi precisato che:

lo stesso collaudo potrà essere espletato solo ad avvenuta produzione di tutti gli atti ritenuti necessari e richiesti, tenuto conto della indubbia particolarità delle opere oggetto di controllo, ricordando che le richieste rivestono carattere d’urgenza anche in considerazione della tempistica imposta dalla normativa di settore per l’espletamento delle operazioni di collaudo tecnico-amministrativo.

L’assessore D’Ercole ha precisato,concludendo:

I certificati inerenti la pubblica illuminazione e le opere strutturali sono in realtà già disponibili e sono anche stati inviati al collaudatore Manca invece dalle carte la dichiarazione di conformità urbanistica dell’opera, non prevista nel Piano regolatore, e mancano anche eventuali varianti che a questo punto dovremo adottare per sanare quella che oggi è una difformità urbanistica per ottenere nei tempi previsti dalla legge il terzo certificato di collaudo. A questo punto solo quando avremo consegnato tutta la documentazione richiesta potrà essere fissata l’operazione di rilascio del collaudo.

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