Lo ha detto il sindaco Albore Mascia che in conferenza stampa ha ufficializzato l’avvio della gara d’appalto
PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa convocata ieri ha ufficializzato l’avvio della gara d’appalto per la realizzazione del Ponte Nuovo ex Camuzzi. Presenti anche il consigliere regionale Lorenzo Sospiri, capogruppo Pdl al Comune, e gli assessori allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli e ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco.
Tre mesi per la gara d’appalto europea già partita con la pubblicazione del bando ed entro fine 2011 si prevede l’apertura del cantiere per la costruzione del Ponte Nuovo presso l’area ex Camuzzi, un asse lungo 86 metri che collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso, con un investimento di quasi 8 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno altri 3milioni 600mila euro per la realizzazione degli argini di protezione del fiume per un chilometro sulla sponda nord e quella sud. In questo modo la città verrà dotata di una nuova, grande opera pubblica strategica per il territorio e utile per la viabilità cittadina.
Ha ricordato il sindaco:
l’idea progettuale dell’intervento affonda le sue radici lontano nel tempo, parliamo della fine degli anni ’90-inizi 2000, quando quel ponte venne inserito nel Piano urbano della mobilità dell’ex assessore Armando Foschi perché già oltre dieci anni fa era chiaro che per decongestionare la viabilità nel centro della città in un territorio così fortemente urbanizzato occorreva necessariamente costruire nuovi ponti e strade, che non sarebbero stati ‘attrattori’ di traffico, ma piuttosto vie di collegamento al di fuori della cinta urbana capaci di collegare la parte nord e sud della città. Occorreva e occorre, ancora oggi, ad esempio, un ponte alternativo a quelli attualmente esistenti, come il Ponte Risorgimento, o il ponte D’Annunzio o anche il ponte dell’asse attrezzato, ma occorreva un ponte spostato più a ovest, in quella che oggi appare come la zona di sviluppo futuro del nostro territorio, la zona dove decentrare le funzioni e i servizi del centro urbano.
Tali considerazioni e soprattutto tale consapevolezza hanno determinato l’avvio di riflessioni, politiche e amministrative, e soprattutto la ricerca dei finanziamenti necessari. Quando il centro-destra, due anni fa, è tornato al governo della città, abbiamo subito ripreso le fila del discorso e di un progetto divenuto ancor più importante e improcrastinabile a fronte di una città che intanto era ulteriormente cresciuta dal punto di vista edilizio. Ad attenderci, questa volta, abbiamo trovato, grazie all’impegno del capogruppo del Pdl al Comune di Pescara Lorenzo Sospiri, consigliere regionale, i fondi Pisu in quanto, come dicevo, con la realizzazione delle rampe di collegamento tra l’asse attrezzato e la Strada Pendolo, il manufatto rappresenta un’opera strategica per il miglioramento dei collegamenti con l’Area Urbana Vasta. E accanto abbiamo trovato anche i fondi Anas.
Ha descritto il sindaco Albore Mascia:
L’asse innovativo consentirà l’attraversamento urbano nord-sud evitando di passare per il centro, assicurando, da un lato, lo snellimento della mobilità e, dall’altro, la possibilità di collegamenti più rapidi ed efficienti. Non solo: anche rispetto alla principale via di penetrazione nella città da ovest, ossia l’asse attrezzato, la struttura permetterà una connessione diretta con poli nevralgici, come l’area di risulta a nord, e, a sud, il nuovo Polo giudiziario, l’università e il futuro Polo direzionale-amministrativo. Inoltre il Ponte consentirà in modo diretto lo smistamento del traffico veicolare verso le aree già destinate nel Piano triennale delle opere pubbliche ad accogliere i principali parcheggi di scambio del territorio, ossia quelli delle aree di risulta, passando direttamente da via Gran Sasso, ed evitando alle auto di penetrare nel centro della città, come in corso Vittorio Emanuele, e quelli di Porta Nuova già realizzati in via Misticoni. Il ponte, sarà evidentemente carrabile e come previsto nelle planimetrie, verrà realizzato a monte del Ponte D’Annunzio e collegherà direttamente via Lago di Campotosto con via Gran Sasso: l’asse avrà una lunghezza totale di 86 metri e la larghezza dell’impalcato sarà di 30 metri, diviso in due semi-impalcati di 13 metri l’uno con uno spazio centrale di divisione.
Ogni carreggiata sarà composta da uno spartitraffico interno protetto da un guardrail largo 4 metri e mezzo, una doppia corsia per ogni senso di marcia larga 3,25metri, una banchina esterna larga un metro, e banchine interne di mezzo metro di larghezza. Inoltre ai lati del ponte sono previsti percorsi ciclopedonali, larghi 2,80 metri, separati dalla sede stradale tramite un guard rail. Il raccordo del ponte con la viabilità esistente, sia a nord che a sud, avverrà tramite due rotatorie, e anche questo ponte, progettato da Enzo Siviero, sarà strallato, con un’unica antenna di forma bipartita alta 50 metri, alla quale saranno collegate le funi di sostegno dell’impalcato, antenna che verrà collocata al centro della rotatoria nord, sulla sponda del fiume opposta all’asse attrezzato. E sempre in corrispondenza dell’antenna è previsto l’inserimento di un campo fotovoltaico per assicurare autonomia energetica alla struttura. Il costo dell’opera ammonta su progetto a circa 9milioni di euro complessivi, di cui 5milioni fondi Anas, 3milioni 367mila euro di fondi Por-Fesr, relativi anche al prolungamento della rampa dell’asse attrezzato sulla banchina portuale, e 830mila euro di fondi privati.
Negli ultimi mesi le procedure tecniche sono andate avanti. Circa un mese fa gliuffici tecnici comunali hanno effettuato l’occupazione delle aree in cui è previsto il passaggio del ponte, all’interno della superficie Liberatoscioli, aree di deposito occupate concedendo però alla proprietà di mantenerne la custodia sino a quando non partiranno i lavori. Ora siamo partiti con la gara d’appalto per un ponte che, come previsto in modo specifico, dovrà garantire il collegamento dell’asse attrezzato con le aree di risulta. Si tratta innanzitutto di un appalto integrato, ossia viene posto in gara il progetto definitivo e l’aggiudicatario dovrà poi provvedere alla redazione del progetto esecutivo e alla realizzazione dell’opera. L’importo totale dell’appalto ammonta a 7milioni 963mila 494,83 euro.
Il bando è stato inviato lo scorso 3 giugno alla Commissione della Comunità Europea ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e a breve sarà pubblicato tra l’altro sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sul sito dell’Osservatorio, e sul Sito istituzionale del Comune, al fine di garantire la massima trasparenza e visibilità al progetto. L’aggiudicazione avverrà seguendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le domande contenenti le offerte dovranno pervenire al Comune entro le ore 13 del prossimo 30 settembre, dunque tre mesi proprio perché si tratta di una gara europea. E la data per la prima seduta pubblica finalizzata all’esame delle offerte è stata fissata al 6 ottobre 2011; presumibilmente si potrà aggiudicare l’appalto per fine 2011, lavori che avranno una durata di 420 giorni complessivi.
Ha concluso il sindaco:
ritengo che la giornata odierna sia di straordinaria importanza perché finalmente doteremo la città di un ponte solido, duraturo nel tempo, strategico e realmente utile che saprà associare il traffico veicolare a quello pedonale e ciclabile, consentendo di snellire realmente il traffico urbano, un ponte che rientra nella nostra visione di città e che si allaccia direttamente con la realizzazione della metropolitana di superficie. Per ripensare la viabilità di un territorio non basta infatti invertire il senso di marcia in via Stradonetto o chiudere la rampa dell’asse attrezzato, ma occorre dotare quel territorio di infrastrutture, di grandi percorsi.
Ha detto il consigliere Sospiri:
oggi stiamo avviando la realizzazione di un’opera di importanza strategica, oltre che bellissima che abbiamo recuperato, perché i soldi si possono ottenere, ma poi si devono impegnare e Pescara è la prima città d’Abruzzo a impegnare i fondi Por-Fesr. I soldi li abbiamo trovati e impegnati, ma poi non erano sufficienti e allora abbiamo reperito altri fondi privati in aumento tramite l’accordo di programma Fater-Angelini. Infine, prima di aprire il cantiere, dovevamo anche sapere dove sarebbe approdato il ponte partendo da via Lago di Campotosto e a tal fine l’assessore Antonelli ha avviato la sistemazione della viabilità nella zona di Liberatoscioli studiando un accordo di programma in itinere. Non solo: dopo tanto lavoro siamo comunque andati a Roma a bussare al Ministero dell’Ambiente per superare le prescrizioni, perché quando il progetto è stato consegnato al Genio Civile i tecnici ci hanno ufficializzato che prima di fare il ponte occorreva procedere con la messa in sicurezza del fiume e ci hanno dato la prescrizione di realizzare un argine di 1 chilometro su ciascuna delle due sponde, a nord e a sud, argine che va costruito prima dell’inizio dei lavori del ponte stesso o contestualmente con un investimento pari a 3 milioni 600 mila euro che non abbiamo trovato e che abbiamo però ottenuto dal Direttore del Ministero dell’Ambiente Marco Lupo, somma inserita nei fondi per il dissesto idrogeologico. Il ponte che ci proietterà in Europa, dunque, sarà quello dell’ex Camuzzi.
Ha detto l’assessore Antonelli:
tre settimane fa sono stato orgoglioso di essere pescarese e di far parte della giunta Albore Mascia perché durante una riunione svoltasi a L’Aquila è emerso che Pescara è stata l’unica città in Abruzzo e una delle poche del centro-sud ad aver speso i fondi Por-Fesr inseriti nei finanziamenti Pisu per lo Sviluppo urbano, partendo dal quadro caotico che abbiamo trovato due anni fa perché nel programma non erano state previste neanche le spese tecniche per l’affidamento della progettazione. Noi abbiamo invece anche reperito i fondi Fater per 1 milione di euro di cui 830mila euro destinati a co-finanziare la realizzazione dell’infrastruttura, che rappresenta una scelta urbanistica importante e che contiamo di aprire per la primavera 2013.
Ha ancora ribadito l’assessore Del Trecco:
quello dell’area Camuzzi sarà il primo vero ponte che Pescara avrà dopo quello dell’asse attrezzato, un manufatto realmente strategico per lo sviluppo della nostra mobilità.