POPOLI – “L’ultima ordinanza del Presidente della Giunta Regionale numero 12 del 22 marzo, determina che Popoli, insieme ai presidi di Ortona, Atessa e Penne, risulterà ospedale COVID-19 per venire incontro alle esigenze regionali. É successo, insomma, quello che avevo già previsto in relazione ai numeri dei contagi in aumento e alla necessità di cooperazione tra le diverse strutture abruzzesi, tra cui quella popolese. Per questa ragione, adesso, voglio aggiungere alla precedente dichiarazione una riflessione che avevo già in mente nel caso in cui questa prospettiva si sarebbe confermata”.
Lo riferisce Vanessa Combattelli, consigliere comunale di Popoli. Si legge ancora nella nota: “Se è vero che da momenti simili si cambierà per sempre e nulla sarà più come prima, voglio assolutamente augurarmi che questo valga anche per Popoli. Il nostro Ospedale ha ricevuto nel corso degli anni tagli da ogni dove, una generazione sadica di politici non ha davvero badato al benessere della gente abruzzese preferendo vendere, come possibile, ogni opportunità di crescita e di tutela della salute. Sicché oggi l’Ospedale di Popoli si trova essenzialmente mutilato, probabilmente non senza qualche pentimento prese in considerazioni le esigenze attuali. Inoltre non c’è mai stata la vera intenzione si scommettere su un turn-over generazionale, tant’è che al pensionamento di diverse personalità mediche sono mancate sostituzioni, questo continua ad avvenire ed è un modo per penalizzare il nostro ospedale per poi chiuderlo.
Lo dico da ora e porterò avanti questa battaglia combattendo con ogni mio mezzo: Popoli non deve limitarsi ad essere un polo riabilitativo come dichiarato dalle intenzioni regionali. Popoli deve restare ospedale di base, non esistono compromessi e mezze scuse. Saremo pronti ad aiutare la regione per nostro spirito di abnegazione e profondo amore per l’Abruzzo e la sua gente, ma al tempo stesso, proprio perché siamo “forti e gentili”, pretendiamo anche in futuro risposte chiare circa il destino del nosocomio popolese, perché combatteremo fino alla fine per tenere alta la dignità dell’Ospedale di Popoli.
Il COVID-19 deve essere un modo per comprendere quanto sia essenziale una sana e robusta rete sanitaria in regione, piuttosto che andare incontro a corposi tagli bisogna scommettere su nuove assunzioni ed implementazioni. Sono stati fatti tanti sprechi, non serve che io ricordi il destino del Polo Riabilitativo di San Valentino dove quel corposo investimento oggi non conta più nulla, abbandonato com’è. Adesso bisogna essere razionali, decisi, pragmatici.
Bisogna essere giovani nel senso in cui va contrastata quella tendenza politica del passato che non ha mai davvero voluto bene alla sua terra. Per questa ragione ribadisco naturalmente quanto dichiarato nel mio precedente comunicato stampa circa la necessità di cooperazione tra i diversi presidi ospedalieri, ma mi aspetto di rimando delle risposte concrete. Popoli sarà in prima linea a combattere contro il COVID-19, ma io sarò in prima linea a combattere per Popoli e per difendere l’Ospedale”.
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