PESCARA – La Regione Abruzzo ha approvato, ieri mattina, la delibera con la quale si chiede formalmente al Governo il riconoscimento dello ‘stato di emergenza’ del porto canale di Pescara. Il documento è già stato trasmesso al Governo e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteoli per l’adozione degli atti conseguenti. Inoltre il sindaco Albore Mascia ,che ha ringraziato la Regione Abruzzo e l’assessore delegato Giandonato Morra per la collaborazione dimostrata, incontrerà il prossimo primo febbraio il dottor Carlea per valutare tutte le misure utili per avviare con tempestività il dragaggio del porto.
Il sindaco ,ufficializzando l’approvazione della delibera da parte della giunta regionale, ha ricordato il vertice congiunto,di mercoledì scorso, che ha visto la presenza della Camera di Commercio, del Genio Civile Opere Marittime, del Comune di Pescara, della Direzione Marittima e della stessa Regione Abruzzo, ed ha consentito di far emergere la situazione critica in cui versa il porto canale di Pescara .
I fondali ormai completamente insabbiati hanno infatti imposto alla stessa Direzione Marittima l’adozione di provvedimenti formali per limitare la navigabilità all’interno dello scalo e, di conseguenza, l’attività degli stessi operatori commerciali. Una situazione peraltro confermata nel corso del Tavolo tecnico svoltosi ieri mattina e d’altro canto paradossale se si pensa che ormai da quasi un anno è disponibile il finanziamento di 1milione 900mila euro destinati proprio al dragaggio dello scalo, che è già stata espletata una gara d’appalto per affidare l’intervento, con l’aggiudicazione a un’impresa locale, ma comunque i lavori non riescono a partire, prima per un problema legato alle autorizzazioni, poi allo smaltimento dei detriti. E intanto il porto è sempre più impraticabile.
Ha detto ancora Albore Mascia:
e mercoledì scorso è emersa la necessità di adottare misure straordinarie per porre rimedio a un problema di dimensioni eccezionali.
In particolare il sindaco ha indirizzato una lettera urgente alla Regione Abruzzo, al Presidente Chiodi e all’assessore Morra in cui si leggeva:
è evidente l’improcrastinabilità dell’esecuzione delle operazioni di dragaggio dei fondali del Porto di Pescara . Il mancato avvio dei lavori, infatti, ha determinato un quasi totale azzeramento dei traffici marittimi, causando la perdita di numerosi posti di lavoro e il rischio concreto di chiusura di altrettante aziende. Anche il settore della pesca si trova a fronteggiare continuamente situazioni che mettono a rischio la sicurezza degli operatori, con ingenti danni alle imbarcazioni e alle attrezzature. Pertanto l’Amministrazione comunale che rappresento chiede alla Giunta regionale di attivarsi, nei tempi che la gravità della situazione impone, per ottenere da parte del Governo il riconoscimento dello Stato di Emergenza per il porto di Pescara.
Il sindaco ha poi puntualizzato sulla risposta della Regione all’istanza contenuta nella sua lettera ed ha detto:
l’appello lanciato dal Comune di Pescara non è dunque caduto nel vuoto, ma anzi ha avuto la funzione di raccordare le forze del territorio per avviare un’azione istituzionale sinergica tesa a dare una risoluzione immediata a un problema ormai non più tollerabile. Dal Governo ci attendiamo ora la stessa tempestività nel riconoscimento dello stato di emergenza e nell’applicare su Pescara misure amministrative straordinarie che ci consentano di avviare subito il dragaggio per affrontare l’emergenza e poi di realizzare la programmazione futura degli interventi di escavazione dei fondali.
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