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Porto d’Ortona, Luciano D’Alfonso replica a Mauro Febbo

da Marina Denegri

Il senatore scrive che i lavori saranno possibili grazie ai  fondi del Masterplan, concepito dalla Giunta Regionale da lui presieduta

ORTONA (CH) – Il Senatore Luciano D’Alfonso, con una nota, fa alcune osservazioni in merito al Porto di Ortona, partendo dalle dichiarazioni dell’Assessore Mauro Febbo, secondo cui si sarebbe passati dalle chiacchiere ai fatti.

“1) Al netto degli auspici e delle considerazioni di maniera, –si lege nella nota- oltre che della rilevanza resa palese anche dalla partecipazione straordinaria del Presidente Marsilio in carne e ossa, il fatto principale acclarato tanto trionfalmente è che si realizzeranno i lavori per l’ampliamento e lo sviluppo del porto di Ortona, lavori resi possibile esclusivamente grazie ai 51 milioni di euro destinati a questo fine dal Masterplan concepito, elaborato e finanziato dalla Giunta Regionale che ho presieduto sino a due anni fa. Quei fondi restano gli unici che saranno utilizzati per realizzare le opere che ieri Febbo e Marsilio hanno illustrato.

2) Questo fatto dimostra una volta di più che erano chiacchiere i circa millecinquecento comunicati prodotti da Febbo nei 52 mesi in cui è stato all’opposizione dell’Amministrazione regionale da me guidata. Tutti ricordano che in quella rilevantissima consumazione di carta e inchiostro Febbo negava allo sfinimento la consistenza reale dei finanziamenti del Masterplan, sostenendo che non fossero risorse reali ma pura propaganda.

3) Per chi ha l’onore di rappresentare i cittadini nelle istituzioni non possono esistere in alcun modo due realtà: l’una per il tempo del governo e l’altra per la stagione dell’opposizione. Soprattutto per quanto riguarda risorse e bilanci la realtà non può che essere una, e si dovrebbe sempre rappresentarla con obiettività, sia quando piace, sia quando dispiace.

Confidiamo che nell’intervenuta veste di ministro regionale all’affabulazione realizzatoria,- si chiude  la nota- Mauro Febbo possa riuscire nella scoperta della strada finale della composizione di chiacchiere e fatti, nell’interesse della sua legittima quota di rappresentanza, ma più in generale della comunità regionale che ora si trova ad amministrare”.

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