PESCARA – Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ha incontrato ieri mattina alcuni armatori e pescatori, sul molo nord del porto cittadino, per assistere all’inizio dei lavori, da parte della ditta Sidra, finalizzati a ripristinare la navigabilità della darsena commerciale. Testa ha raccolto il grido di allarme degli operatori che sollecitano l’intervento di dragaggio vero e proprio che consenta ai pescherecci di tornare in mare. Testa si è messo in contatto sia con la Regione, che si sta occupando del rilascio delle autorizzazioni, che con la ditta Sidra, per capire come intende procedere.Il presidente della Provincia si è impegnato a convocare una riunione nei prossimi giorni per fare il punto della situazione e conoscere il cronoprogramma del dragaggio mentre armatori e pescatori non escludono nuove iniziative di protesta, temendo ulteriori ritardi. L’intervento di dragaggio (per 200mila metri cubi) è stato promosso dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, commentando l’avvio dei lavori di pulizia della canaletta del porto,ha detto che tali interventi sono il preludio del dragaggio vero e proprio. Come hanno sottolineato ancora i rappresentanti della marineria, a questo punto va chiarito perché, nonostante gli impegni assunti direttamente dal Ministro Improta a Pescara e nonostante siano ormai abbondantemente scattati gli 85 giorni di cantiere, partiti con la consegna dei lavori alla Sidra, comunque il dragaggio non riesce a partire concretamente, e ancora non si vede la benna calarsi nei fondali per cominciare a portare via quel fango che ormai ha paralizzato il nostro porto da mesi. Appena lo scorso gennaio il Ministro Improta aveva garantito che per il 16 marzo prossimo i pescherecci sarebbero stati in grado di tornare in mare e a questo punto la città pretende che questo impegno vada mantenuto.
Ha commentato il sindaco:
sicuramente la giornata odierna rappresenta un raggio di luce dopo mesi di buio assoluto , ma comprendo che la marineria non possa esultare vedendo l’inizio dei lavori, perché ancora oggi continuiamo a non sapere quando comincerà il dragaggio vero e proprio, una data che ancora resta avvolta nel mistero per la città e per le stesse Istituzioni locali, rimpallate tra un rinvio e un altro, alimentando, inevitabilmente, un clima di tensione e di sfiducia che non possiamo più tollerare. Probabilmente a Roma non si sono ancora resi ben conto di quanto sia difficile la situazione a Pescara, di quale clima si respiri tra le 166 famiglie che da un anno sono impossibilitate a lavorare, dove armatori storici sono stati costretti a licenziare il proprio personale imbarcato, lasciando loro malgrado altre centinaia di famiglie in mezzo a una strada. Oggi hanno iniziato a liberare la canaletta, seppur senza prelevare i fanghi, ma semplicemente spostandoli, con l’obiettivo di ricreare il vecchio corridoio di passaggio, ma a questo punto occorre chiarezza e certezza sui tempi di intervento nel dragaggio, senza dubbi né tentennamenti di sorta. Alla marineria ribadisco l’assoluta vicinanza dell’amministrazione comunale, che per la prima volta, quest’anno, nella predisposizione del Piano Triennale delle Opere pubbliche ha previsto l’istituzione di un fondo ad hoc destinato al dragaggio del porto canale, un fondo oggi pari a 800mila euro finanziato interamente con fondi di bilancio comunali e che sarà esecutivo non appena avremo approvato lo strumento di programmazione in Consiglio comunale. Il nostro messaggio è chiaro: la gestione del porto canale non è una diretta competenza del Comune, ma il nostro governo cittadino non si è mai tirato indietro nella difesa del territorio e del nostro porto il quale deve tornare ad avere massima agibilità già entro la primavera per dare una prospettiva anche alla politica turistica del capoluogo adriatico.
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