Ricordiamo come in una nota del 5 marzo scorso (durante l’incontro che si è svolto a Fossa, a L’Aquila, nell’Ufficio speciale per la ricostruzione) la provincia di Teramo nella persona del suo presidente, Renzo Di Sabatino, aveva sottolineato l’importanza di far ripartire i lavori per la ricostruzione post-sisma. Una “santa alleanza” per spendere i finanziamenti della ricostruzione post-sisma. Ricordiamo l’intervento di Di Sabatino:
“Il processo di ricostruzione post-terremoto ha ampie ricadute economiche anche sul territorio teramano sia per i Comuni del cratere sia per i territori fuori cratere: stiamo parlando di qualche centinaia di milioni di euro di cui il comparto edile, fortemente provato da questi anni di crisi, ha bisogno come l’aria ma stiamo parlando anche di ricostruzione e quindi di riqualificazione di borghi montani, scuole, edifici pubblici e privati. Il nostro territorio, in questi anni, ha accumulato dei ritardi sul piano amministrativo: insieme e grazie alla collaborazione dell’Ufficio speciale, dove abbiamo trovato un gruppo di lavoro professionale e coeso e soprattutto molto disponibile a lavorare insieme a noi, vogliamo imprimere una decisa accelerazione al processo di ricostruzione”.
UN PROCESSO CHE “PESA” 400 MILIONI – Degli otto Comuni del cratere appartenenti all’area omogenea:
– 2 Comuni (Penna Sant’Andrea ed Arsita) hanno approvato il Piano (nel 2014) e hanno ottenuto il nulla osta;
– 1 Comune (Castelli) ha adottato il Piano di Ricostruzione nel 2013, ed è in corso l’iter di consultazione ed acquisizione pareri, propedeutico all’approvazione del Piano;
– 5 Comuni (Colledara, Fano Adriano, Montorio al Vomano, Pietracamela, Tossicia), sono in fase di redazione del Piano.
Anche la Provincia è beneficiaria di uno stanziamento di 5 milioni e 600 mila euro per i danni causati ai propri edifici scolastici con sette interventi in attesa di nulla osta. Infine le richieste presentate dai privati: solo questi,nei soli Comuni “Fuori Cratere” del teramano, incidono per 150 milioni di finanziamento. Tutto raccontato nel sito dell’Ufficio Speciale http://www.usrc.it/ dove sono presenti ampie sezioni con dati, cifre e monitoraggio.
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