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Pratiche azzerate nei Geni Civili a L’Aquila e Teramo, il commento di Liris

da Redazione

guido liris

“Ottimo risultato per le aree del cratere. Smaltite 1400 istanze, tornati alla normalità anche grazie all’aumento di personale”

REGIONE – “I Servizi regionali dei Geni Civili di L’Aquila e Teramo non hanno più pratiche arretrate da dover istruire, risultano tutte in fase di lavorazione e a breve saranno evase, comprese le ultime 60 sanatorie, in gran parte provenienti dalle Province”. Lo rende noto l’assessore regionale alle Aree interne e del Cratere, Guido Quintino Liris, che esprime soddisfazione “per l’ottimo risultato raggiunto, reso possibile anche grazie all’incremento di personale avvenuto con la Presidenza di Marco Marsilio, mediante il ricorso all’assunzione di ingegneri a tempo determinato, ed al contestuale utilizzo dei consulenti di Abruzzo Engineering.

A tutti loro, al lodevole Giancarlo Misantoni, dirigente dei Geni civili di Teramo e L’Aquila, non dimenticando i dipendenti delle sedi distaccate di Sulmona e Avezzano, va il mio personale ringraziamento per la competenza e la professionalità dimostrate – commenta – sono stati in grado di smaltire una importante mole di lavoro accumulata negli anni. Ciascuna Provincia, di L’Aquila e Teramo, aveva inviato, infatti, alla Regione – spiega Liris – a seguito del trasferimento di competenze in materia sismica avvenuto con decorrenza 1 Aprile 2016 , un numero consistente di pratiche . Circa 800 , alle quali si sono aggiunte nel corso del tempo le nuove istanze per un totale annuo di 1400 per ciascun Servizio.

Già durante l’anno 2019 i due Servizi regionali avevano provveduto ad evadere gli arretrati relativi sia alle pratiche sismiche concernenti l’edilizia ordinaria che quelle afferenti alla ricostruzione post sisma 2009 e 2016, oltre che a rilasciare le autorizzazioni sismiche per gli interventi sui viadotti delle autostrade A14, A24 e A25 e per la viabilità di competenza dell’Anas. Attualmente gli istruttori tecnici in servizio nei due Geni Civili regionali, tornati ad occuparsi delle richieste settimanali correnti , ne lavorano mediamente 30, nell’arco massimo di dieci giorni. Un recupero di lavoro encomiabile – ribadisce l’Assessore concludendo – ed efficienza, che hanno permesso l’azzeramento di ogni ritardo consentendo di riallineare le attività di importanti ambiti per le aree del cratere”.

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